Andrea Scanzi, il Fatto Quotidiano 29/6/2015, 29 giugno 2015
L’INTELLIGHENZIA FA SCENA MUTA
Il rispetto per la scuola pubblica è sempre stato uno dei pochi collanti della sinistra italiana. Ora che la riforma di Renzi la smembra allegramente, si ode un assordante silenzio. Non certo degli insegnanti, quanto dell’intellighenzia. Se a firmare anche solo un decimo di questa riforma fosse stato Berlusconi, i Nanni Moretti avrebbero gridato alla dittatura. Cantava nel 1990 De André: “Voi avevate voci potenti/ lingue allenate a battere il tamburo/ voi avevate voci potenti/ adatte per il vaffanculo”. Ce l’aveva con i colleghi cantautori e gli intellettuali silenti. Quelle parole paiono persino più attuali di ieri. C’è stato un tempo in cui il malmostoso Moretti gridava che “con questi leader non vinceremo mai”. Forse il suo desiderio non era avere una sinistra vera, ma vincere. Costi quel che costi. E ora, verosimilmente, è felice nel sentire le Boschi profferire “qualcosa di sinistra”. Una vita da autarchico per finire renziano qualsiasi: peccato.
Andrea Scanzi, il Fatto Quotidiano 29/6/2015