Sara Faillaci, Vanity Fair 18/6/2015, 18 giugno 2015
Il tenore Vittorio Grigolo dice di credere alla fedeltà, ma poi «tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare
Il tenore Vittorio Grigolo dice di credere alla fedeltà, ma poi «tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Le donne mi piacciono. Un amico mi chiedeva come si fa a non innamorarsi e a non cadere prigioniero di una donna. Gli ho risposto: “Innamorandosi di un’altra”». È stato sposato fino al 2013 con una donna americana di origini iraniane e sono ancora in buoni rapporti, poi ha avuto un flirt e e una sola storia, con Nathalie Dompé, durata un anno: «E comunque sono sempre mosso dall’amore, anche se dura solo per una notte. Il sesso è un bisogno fisico, che può essere soddisfatto con chiunque, l’amore è la voglia di vedere il partner felice, appagato». Sa di piacere anche agli uomini: «Molti nel mio ambiente sono convinti che sia gay; e perfino mia moglie ha pensato lo fossi, quando mi ha conosciuto. Sarà che so imitarli benissimo». Non si scandalizza se gli uomini lo corteggiano: «Se un regista mi dà un bacio sulla bocca non mi spavento, per me non è un problema. Ma non vado oltre». Frase: «Per me le sfumature di grigio sono ben più di cinquanta. Se nel rapporto di coppia viene a mancare qualcosa ma si sta ancora bene insieme, perché non usare le manette, una maschera, una frusta?».