Sergio Romano, Corriere della Sera 25/6/2015, 25 giugno 2015
BOMBA ATOMICA
I lanci sul Giappone
Caro Romano, Rai3 ha mandato in onda una ricostruzione del lancio delle due atomiche su Hiroshima e su Nagasaki. Il conduttore ha sottolineato più volte che il Giappone era ormai stremato e in procinto di arrendersi e che il bombardamento aveva il solo scopo di inviare un avviso all’Unione Sovietica. Non sono d’accordo. Il lancio va interpretato come una vendetta degli Stati Uniti per il proditorio attacco del 7 dicembre 1941 a Pearl Harbor, in cui fu pressoché distrutta l’intera flotta americana del Pacifico. Dopo quella aggressione gli Usa si sentirono improvvisamente indifesi e in gravissimo pericolo. Non dissimile, peraltro, mi è parsa, dopo la distruzione delle due torri di New York del 2001, la caccia, fino alla morte, di Bin Laden.
Lorenzo Milanesi
Milano
Per giustificare i due bombardamenti, le autorità americane fecero riferimento a un recente rapporto sulla capacità di resistenza delle forze giapponesi. Secondo il rapporto l’esercito giapponese avrebbe strenuamente combattuto in ogni singola isola del grande arcipelago e inflitto agli americani perdite molto elevate. Non è escluso tuttavia che alla decisione di utilizzare le bombe abbia concorso anche il desiderio di approfittare della guerra per verificarne l’efficacia.