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 2015  giugno 24 Mercoledì calendario

LE ÉLITE OCCIDENTALI SONO AL POTERE DAL 1789. PERÒ, DALLA CADUTA DEL MURO IN POI, NON NE STANNO IMBROCCANDO PIÙ NEMMENO UNA

Fare l’analisi di un documento importante secondo le regole classiche del giornalismo, oggi è quasi impossibile. Così è stato, almeno per me, per l’Enciclica papale Laudato si’. Appena si è saputo che Francesco la stava scrivendo, le élite occidentali hanno cominciato il cannoneggiamento preventivo sul Vaticano. Alcuni (pare quelli delle energie fossili) hanno addirittura inviato lobbisti in Curia (modello Uber), per fare apportare modifiche a un testo che ancora non esisteva. Finalmente il testo viene presentato, e subito dopo escono dotte analisi, in gran parte critiche. Le leggo, mi piacciono quelle di due colleghi che stimo, Ferruccio de Bortoli (Corriere del Ticino) e Gianfranco Morra (ItaliaOggi e Formiche). Sul balcone di casa, con la sola compagnia degli stridii dei gabbiani, che volteggiano sempre più irritati (immagino per la qualità del cibo-spazzatura, trovato nei cassonetti) mi son letto le 192 pagine.
Nulla di rivoluzionario, l’Enciclica si concentra sul degrado ambientale, trattandolo come gli altri degradi che si sono succeduti nei secoli, conseguenza del degrado etico dell’uomo, nel solco della dottrina della Chiesa. La Chiesa vuole che sia Dio al centro del creato e che l’uomo abbia il ruolo indicato da Dio stesso, autoassegnandosi una funzione di rieducazione. Come ovvio, nessuno obbliga nessuno a credere o a seguire questo schema. Comunque, sgradevole l’autopromozione del comunista Padre Boff, del catastrofista professor Schellnhuber. Dall’altra parte ci sono i soliti negazionisti che esigono totale libertà di movimento, paventando aumenti delle tasse e pericoli per i poveri (sic!), come dice Inhofe, presidente Commissione Ambiente del Senato Usa. Nella sostanza, le élite l’hanno bocciata: chissà se sarà un buon viatico o no?
Mi permetta Papa Bergoglio di riportarle il pensiero di quelli non colti, che si esprimono col linguaggio semplice del barrio, costoro non sono né catastrofisti, né negazionisti, sono solo preoccupati, capiscono che è un tema immenso, per il quale forse non esistono ricette. Capiscono pure che le élite occidentali stanno vivendo un momento drammatico, sono al potere, salvo qualche breve assenza, dal 1789, però dalla caduta del Muro, 1989, non ne imbroccano più una. Sono qualche centinaia di migliaia di alto borghesi, occupano ogni posizione di potere dell’Occidente, hanno frequentato le stesse università, seguono le stesse teorie con piccole nuance diversificate, sono convinti di essere i più intelligenti del creato, eppure non capiscono più i trend del mondo. Si stanno accorgendo di essere sempre più stanchi multipli della stessa scultura. Santità, li guardi nei loro doppiopetti, tailleur, maglioncini, felpe, mi paiono frastornati, costantemente irritati, più da aiutare in nome della carità cristiana, che da combattere.
Si sono fissati che il Pil debba aumentare ogni anno almeno del 3%, altrimenti paventano cose terribili, sempre per colpa di quelli del barrio, costoro una volta non consumano a sufficienza, un’altra non si riproducono secondo budget, poi (orrore) quando arrivano a una certa età vogliono andare in pensione, e pure percepirla, in più muoiono sempre più tardi (però si oppongono alla eutanasia di stato). Allora, i colti si sono inventati una App, hanno aumentato artificialmente la platea dei consumatori, hanno delocalizzato produzioni in aree a basso costo, provocando industrializzazioni selvagge (tutte a scapito dell’ambiente), come d’altronde l’Occidente sta facendo da due secoli. Però si sono dimenticati di mettere nel bilancio dare/avere le conseguenze delle nuove industrializzazioni: prima concorrenza sleale, quindi povertà per quelli che erano, al contempo, produttori e consumatori. Costoro (la massa) quando hanno cessato di essere produttori, perdendo come ovvio il lavoro, si sono convertiti in consumatori frustrati.
Non gliela faccio lunga, ci hanno spiegato che poiché i consumi non sostenevano i costi bisognava ricorrere al debito dei consumatori, quando questo si è fatto insostenibile, è crollato tutto, le banche sono collassate, e loro hanno dovuto sostenerle. A questo punto, in effetti che altra alternativa avevano se non impoverire quelli delle semiperiferie, e sedare quelli del barrio?
Questo è il ragionamento che fanno molti fedeli. Sarà giusto, sarà sbagliato? I laici hanno certezze, loro invece no, si affidano a lei.
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Riccardo Ruggeri, ItaliaOggi 24/6/2015