Federico Pontiggia, il Fatto Quotidiano 24/6/2015, 24 giugno 2015
RIDURRE L’UNIVERSO (DEL CINEMA)A 100 TITOLI
L’idea è dichiaratamente folle: scegliere i meglio film del cinema italiano. Utopia da TSO, eppure la redazione di Hollywood Party, alias “la più grande trasmissione della radio dai tempi di Marconi”, ci ha provato: metti qua, togli lì, aggiungi là, il compromesso ha fatto 300, diconsi trecento capolavori irrinunciabili per gli spiriti cinefili della trasmissione di RadioTre. Problema, 300 sono tanti per qualsivoglia shortlist: grazie agli ascoltatori e – correttezza politica – ascoltatrici del Party radiofonico, si è scesi a 100, s’intende, capolavorissimi.
Prefati da Giulio Montaldo, arricchiti da schede, critiche, citazioni e curiosità, confluiscono in un bel tomo, 100 colpi di Hollywood Party (Rai Eri, pp. 332, 18,00 euro). Si parte da C’era una volta in America, si arriva a Le avventure di Pinocchio, e lì si scopre l’arcano, anzi, l’inganno: i film sono 102, L’eclissi e In nome del Papa Re chiudono la classifica. Ma non il libro: una fototeca (Teche Rai) personalizzata, dalla Bergman a Volonté, e soprattutto un amore sconfinato di e per il cinema. Zeppo di aneddoti: vi ricordate il Nanni Moretti che, Mostra di Venezia 1989, confessava di “votare PCI un po’ per affetto, un po’ per disperazione”?