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 2015  giugno 20 Sabato calendario

I NOSTRI BAMBINI TERRIBILI


Sirene d’allarme nelle scuole, nelle scuole ricche e nelle scuole povere. A Parigi il Montaigne è sinonimo di famiglie più che agiate e anche di eccellenza accademica. All’improvviso scoppia un putiferio, che si allarga velocemente ad altri istituti e alimenta un dibattito nazionale: sui loro smartphone bambini di età tra i nove e gli undici anni guardavano filmati pornografici, e poi tentavano di imitarli con le loro compagne di pari età. Si andava avanti così da mesi, o forse di più, fino alla denuncia di una madre seguita da una indagine riservatissima. Il problema non è nuovo, ma pare irrisolvibile perché «tutti gli altri ce l’hanno» (lo smatphone). Conclusione: siano i genitori a stabilire le regole per la generazione digitale, senza timore di rovinare il loro status sociale. La scuola povera è a Belgrado, sobborgo di Kotez. Un gruppo di ragazzini e ragazzine si attrezza con passamontagna, pistole ad acqua, un coltello (vero). Vogliono forse assalire una banca? No, alcuni di loro compiono un blitz nella sede dell’istituto per rubare il registro con i voti e i giudizi degli insegnanti. Voti e giudizi che naturalmente non erano buoni. Viene chiamata la polizia, il preside fa installare telecamere di sorveglianza. Conclusione: il registro non viene più trovato, quelli e quelle hanno undici-dodici anni, non sono mica dei dilettanti. Forse gli insegnanti dovranno tenere una copia del prezioso documento a casa, oppure impararlo a memoria.