Lorenzo Vendemiale, il Fatto Quotidiano 20/6/2015, 20 giugno 2015
UN MIRACOLO (EDITORIALE) PER L’ENCICLICA DI FRANCESCO
Il messaggio di Francesco è anche un bestseller mondiale: Laudato si’, l’ultima enciclica del Papa (la prima totalmente sua: la precedente Lumen fidei era stata iniziata da Ratzinger) è un fenomeno editoriale che punta a vendere almeno due milioni di copie e frutta al Vaticano centinaia di migliaia di euro. Per la gioia di edicolanti, editori e rivenditori di tutto il mondo.
Ieri lo scritto papale era in edicola con Famiglia Cristiana e L’Avvenire. Poche copie, subito esaurite: il meglio deve ancora venire. La Libreria Editrice Vaticana (che ne gestisce i diritti) ha già sottoscritto contratti con 11 case editrici del Paese, e non esclude di stipularne altri nelle prossime settimane. Il testo (sei capitoli per un totale di 187 pagine, con in calce la firma di Francesco) è liberamente consultabile su internet. Ma molti fedeli non sono così tecnologici, o comunque preferiscono averne una copia cartacea ben rilegata. Un libro, con tutti i crismi del caso. E le case editrici fanno a gara a chi stampa e vende di più.
L‘editrice vaticana ha venduto le royalties in tutto il mondo: non solo Italia e Stati Uniti (il Paese con il maggior numero di editori), ma anche Africa, Giappone e l’America Latina, terra dell’argentino Bergoglio. È anche grazie a questi diritti che la casa editrice vaticana fattura circa venti milioni di euro l’anno. Nel 2014 quelli provenienti dalle royalties ammontano a 1,4 milioni. “Ma nel 2015 contiamo su un incremento significativo”, spiega don Giuseppe Costa, direttore della Lev. Di quanto? “Almeno 150-200 mila euro”. Tanto può valere un’enciclica per la Santa Sede: i proventi, infatti, vengono girati alla Segreteria di Stato vaticana. Non tutti: l’80%, il rimanente 20% resta alla casa per finanziare l’attività editoriale.
“Il margine di guadagno comunque è contenuto”, aggiunge don Costa. “Per prassi l’enciclica viene venduta a basso prezzo”. Tra i 2 e i 3 euro, in catalogo. Questione di opportunità, commerciale e anche “etica”: “Si tratta di un testo che si può trovare ovunque sul web. E poi è la parola del Papa…”.
Piuttosto si punta sui grandi numeri. “Siamo certi che sarà un successo”, spiega don Costa. “Mai un’enciclica ha suscitato tanto interesse mediatico”, ha sottolineato padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede.
Merito anche della trovata “social” del Vaticano: per la prima volta un testo papale è stato lanciato su Twitter. Un post ogni ora, a botte di 400 retweet e 500 preferiti di media. Un’attività di esegesi. Ma anche di promozione, visto che l’account @Pontifex è seguito da 2,8 milioni di follower. E al clamore mediatico ha contribuito anche la fuga di informazioni, con la pubblicazione di stralci del testo da parte de L’Espresso tre giorni prima della data concordata. “Un episodio che ci ha danneggiato – rivela don Costa – Un editore che aveva fatto domanda per 1.500 copie ha ridotto ad un terzo la richiesta”. Ma chissà che non ci sia un riscontro positivo in termini di vendite.
Difficile fissare un obiettivo. Il confronto, per forza di cose, è con la precedente enciclica: Lumen Fidei ha venduto 2 milioni di copie, 200 mila solo nel primo mese. Era il debutto di Bergoglio, e c’era l’effetto del “doppio Papa”. Ma anche Laudato si’, l’enciclica che attacca le banche e difende l’ambiente, promette grandi cose sul mercato. “Speriamo di fare anche meglio”, conclude Costa. Un altro miracolo di Francesco. Editoriale.
Lorenzo Vendemiale, il Fatto Quotidiano 20/6/2015