www.cinquantamila.it/fiordafiore 19/6/2015, 19 giugno 2015
L’Enciclica del Papa per la «conversione ecologica» • L’intesa con la Grecia è lontana, in tre giorni prelevati due miliardi di euro dai bancomat • Ancora guai per Roma • Un ragazzo entra in una chiesa americana e uccide nove persone • Fabrizio Corona va in comunità • Quanto costano le sanzioni alla Russia • Davvero gli americani sono andati sulla Luna? • La fatica di Prandelli • Vademecum per viaggiatori Papa È uscita l’enciclica Laudato si’, anticipata qualche giorno fa dall’Espresso
L’Enciclica del Papa per la «conversione ecologica» • L’intesa con la Grecia è lontana, in tre giorni prelevati due miliardi di euro dai bancomat • Ancora guai per Roma • Un ragazzo entra in una chiesa americana e uccide nove persone • Fabrizio Corona va in comunità • Quanto costano le sanzioni alla Russia • Davvero gli americani sono andati sulla Luna? • La fatica di Prandelli • Vademecum per viaggiatori Papa È uscita l’enciclica Laudato si’, anticipata qualche giorno fa dall’Espresso. Il Papa denuncia la «radice umana» della «crisi ecologica» del nostro tempo e richiama quella finanziaria: «Il salvataggio ad ogni costo delle banche, facendo pagare il prezzo alla popolazione, senza la ferma decisione di rivedere e riformare l’intero sistema, riafferma un dominio assoluto della finanza che non ha futuro e che potrà solo generare nuove crisi dopo una lunga, costosa e apparente cura». Invoca una «conversione ecologica», fa presente che bisogna «evitare una concezione magica del mercato» perché «l’ambiente è uno di quei beni che i meccanismi del mercato non sono in grado di difendere». «Noi non siamo Dio. La Terra ci precede e ci è stata data». Grecia/1 L’intesa che non si riesce a trovare tra creditori internazionali e Atene, e che potrebbe portare alla Grexit, sarà discussa in un summit dei capi di Stato e di governo dei 19 Paesi che hanno adottato l’euro, convocato per lunedì alle 19. Atene ha riproposto ai ministri una soluzione che prevede lo swap del debito tra Bce e Esm. Ma poi sulle riforme è rimasta generica. Sul tavolo da parte dei creditori c’è invece l’ipotesi di un allungamento del piano in corso, che si chiude a fine mese. La Grecia deve ripagare il 30 giugno 1,6 miliardi di euro in scadenza con il Fmi, ma non ha i soldi. In caso di insolvenza per la Lagarde si tratterebbe di “default”. Invece se si raggiunge un’intesa la Bce potrà concedere ad Atene di vendere più titoli di Stato, così avrà i mezzi necessari per andare avanti, inoltre l’Eurotower non sarebbe costretta a bloccare il piano Ela di fondi straordinari alle banche elleniche, che altrimenti rischierebbero di saltare nel giro di due settimane. In Grecia è corsa agli sportelli. Tra lunedì e mercoledì sono stati prelevati circa due miliardi di euro. Un flusso che secondo la Bce, come riferiscono alcune fonti citate da Reuters, potrebbe costringere le banche greche a non aprire lunedì. Grecia/2 In Grecia il mese scorso la spesa pubblica è risultata di quasi 600 milioni di euro al di sotto degli obiettivi. Nei primi cinque mesi dell’anno le uscite per la Grecia sono risultate addirittura di due miliardi e mezzo al di sotto di quanto messo in bilancio e la finanza pubblica sembra in rotta per chiudere il 2015 con un deficit più basso dell’anno scorso. Però in questi numeri ci sono parecchie ombre. La spesa è stata tagliata dal governo di Syriza solo grazie a un default verso l’interno del Paese. Le imprese fornitrici dell’amministrazione quest’anno hanno accumulato arretrati per centinaia di milioni, mentre l’intero bilancio è impegnato quasi solo per pagare le pensioni e gli stipendi degli statali. Poiché lo Stato non paga, anche i cittadini si adeguano evitando a loro volta di versare le imposte: solo a maggio le entrate sono crollate di quasi un miliardo rispetto agli obiettivi. Grecia/3 Gli antichi Greci non bevevano mai il vino puro: era molto alcolico a causa della vendemmia tardiva. L’ubriachezza era considerata indegna di un uomo civilizzato e si diceva «bere alla scita», come gli Sciti, vale a dire come dei barbari, quando si voleva significare l’ebbrezza (Cantarella, Cds). Roma Per la Ragioneria generale, il salario accessorio pagato dal Comune di Roma ai suoi dipendenti (circa 24mila) era illegittimo e le controdeduzioni fornite dagli uffici di Palazzo Senatorio «non sono idonee a giustificare l’esistenza del fondo» per quella voce della retribuzione. I magistrati contabili potrebbero chiedere al Campidoglio di «rientrare» di quella cifra erogata tra il 2008 e 2013 (giunta Alemanno), che si aggira intorno ai 350 milioni di euro, senza però poter entrare nelle tasche dei dipendenti, salvaguardati da una recente sentenza. Poi nel Consiglio dei ministri che si terrà all’inizio della settimana prossima dovrebbe essere definito il ruolo del prefetto Franco Gabrielli, al quale Palazzo Chigi (al di là delle sfumature lessicali tra «coordinatore» o «commissario») dovrebbe affidare gran parte dei poteri sul Giubileo. Ma è probabile che dei soldi promessi (500 milioni) ancora non ci sia traccia, perché dopo Mafia Capitale 2 ci si vuole vedere chiaro prima di stanziare fondi. Spari A Charleston, negli Stati Uniti, nella Emanuel African Methodist Episcopal Church mercoledì sera il reverendo Clementa Pickney stava tenendo un corso sulla Bibbia. Un ragazzo bianco è entrato in chiesa, ha chiesto del pastore, è andato a sedersi proprio a fianco a lui. Ha ascoltato per un’ora prima di tirare fuori la sua pistola calibro 45 e fare fuoco, uccidendo 9 persone. Prima di andarsene ha detto a una donna: «Ti lascio viva perché devi raccontare. Dovevo farlo: voi neri violentate le nostre donne. State conquistando l’America. Dovete andarvene». Lo hanno preso poche ore dopo, a 400 chilometri dal luogo della strage. Si chiama Dylann Roof, 21 anni: proprio per il suo ultimo compleanno il padre gli ha regalato la pistola usata per ammazzare in chiesa. Era già stato arrestato un paio di volte per reati minori, tra cui il possesso di un potente farmaco oppiaceo. Corona Dopo due anni, 4 mesi e 23 giorni di carcere Fabrizio Corona esce dal carcere di Opera per curarsi dalla dipendenza dalla cocaina in una comunità di recupero. Il giudice di sorveglianza Giovanna Di Rosa concede all’ex re dei paparazzi di trascorre gli ultimi sei anni di pena in affidamento terapeutico alla comunità Exodus di don Mazzi. Calcolando quanto ha già scontato e la «liberazione anticipata» per buona condotta (150 giorni di sconto per ciascun anno di pena) a Corona sono rimasti meno di sei anni di carcere, limite sotto il quale i tossicodipendenti possono andare in comunità. Sanzioni Uno studio documenta che le sanzioni alla Russia metteranno a rischio due milioni di posti di lavoro e circa 100 miliardi di euro in valore aggiunto nell’export di beni e servizi per l’Europa. Mercoledì scorso, gli ambasciatori dell’Unione europea hanno concordato la proroga delle sanzioni alla Russia di ulteriori sei mesi, con una scadenza fissata a fine gennaio 2016. Nella sola Italia, secondo le stime del Wifo, sono in gioco nel breve periodo (primo timestre di quest’anno) 80mila posti di lavoro e quattro miliardi e 140 milioni di euro in valore aggiunto creato dall’export, mentre nel lungo periodo il calo di occupazione sarà di 215mila posti di lavoro e quello del valore aggiunto della produzione di 11 miliardi e 815 milioni di euro. Secondo lo studio, se le condizioni generali del ciclo economico e l’andamento delle esportazioni verso la Russia non dovessero mutare rispetto al primo trimestre di quest’anno, la crisi potrebbe costare in termini di produttività a medio termine solo per la Germania qualcosa di più di un punto percentuale. Nessun’altra grande economia nazionale europea sarebbe colpita in questo modo. Seguirebbe l’Italia con la perdita di più di 200.000 posti di lavoro e un calo della produttività dello 0,9 per cento. Mentre, in Francia, i posti di lavoro perduti sarebbero 150.000 e la riduzione della produttività dello 0,5% (Rep). Luna Vladimir Markin, portavoce del Comitato Investigativo del governo russo, vuole che si faccia un’inchiesta sull’allunaggio di Armstrong e Aldrin del 1969. Così, dice, si potrebbe capire la ragione per cui gli americani hanno distrutto i filmati originali. I russi vorrebbero anche sapere che fine hanno fatto le pietre lunari riportate sulla Terra. La Nasa aveva ammesso nel 2006 di non essere più in grado di rintracciare gli storici nastri girati nel 1969 durante la missione dell’Apollo 11 e un’inchiesta interna aveva appurato che erano stati cancellati con altre 200 mila registrazioni, per potere riutilizzare le cassette e risparmiare sul budget. I russi sospettano forse che l’operazione sia servita a togliere di mezzo registrazioni che avrebbero potuto rivelare particolari imbarazzanti se osservate con le tecnologie disponibili oggi. Le rocce lunari hanno avuto una sorte altrettanto strana. Nel 1973, il presidente Richard Nixon decise di donarne piccoli pezzi chiusi nel plexiglass a decine di Stati nel mondo, ma 180 di questi reperti sono spariti. Alcuni sono stati ritrovati, altri sono risultati essere rocce terrestri, come quella custodita al museo di Amsterdam, cui era stata donata proprio da Armstrong e Aldrin (Sabadin, Sta). Panchine Prandelli ex ct della Nazionale di calcio non ce la fa a vedere le partite degli azzurri: «Senza panchina rosico, non c’è niente da fare» (Crosetti, Rep). Gesti/1 Il gesto dell’ombrello, presente con lo stesso significato anche in Brasile (dove si chiama “banana”), in Catalogna (“botifarra”) e in Polonia, dov’è detto «gesto di Kozakiewicz», dall’atleta Władysław Kozakiewicz che lo rivolse al pubblico russo dopo essersi aggiudicato una medaglia d’oro (Guglielmini, Cds). Gesti/2 Da ricordare prima di andare in viaggio: in Thailandia, Vietnam e Birmania non accarezzare o toccare mai la testa di un bambino (è la parte più sacra del corpo); non incrociare le dita in Vietnam (il gesto rappresenta i genitali femminili e rivolto a un uomo è una grave offesa); in Giappone non brindare mai dicendo «cin cin» (ricorda la parola che descrive l’organo sessuale maschile), meglio dire «kanpai»; in Marocco mai rifiutare il tè offerto dai venditori nei mercatini, ma se non si è interessati all’acquisto meglio declinare; in Medio Oriente, India o in molti paesi africani, non usare la mano sinistra quando si mangia poiché è considerata impura; in Grecia mai fare il gesto del numero cinque con il palmo aperto, anche se si vuole intendere un deciso «basta!»: è il moutza (palmo verso l’interlocutore con le dita estese), offensivo come il dito medio alzato (ibidem).