Marco A. Capisani, ItaliaOggi 18/6/2015, 18 giugno 2015
CORRIERE DELLA SERA, SALTA L’IPOTESI DELLA SOLIDARIETÀ
Sono passati meno di dieci giorni dall’annuncio della solidarietà richiesta da Rcs ai suoi dipendenti che già si cambia. Salta infatti l’ipotesi di ricorrere alla solidarietà almeno per il Corriere della Sera che, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, dovrebbe chiudere anticipatamente l’attuale stato di crisi e aprirne uno nuovo per richiedere dei prepensionamenti.
In aggiunta, si avvieranno alla pensione i redattori già con i requisiti ma il compromesso raggiunto tra azienda e giornalisti ha eliminato l’idea di una decurtazione di orario di lavoro e stipendi. Per raggiungere poi i risparmi preventivati dall’editore sul quotidiano diretto da Luciano Fontana (per un totale di 15 milioni circa), si taglieranno anche i compensi dei collaboratori, si ridurranno le ferie arretrate e ancora le spese per le trasferte.
Non potrà seguire lo stesso percorso, per evitare la solidarietà, la Gazzetta dello Sport che è già ricorsa a questo mix di contenimento dei costi. Al momento, i giornalisti della testata sportiva guidata da Andrea Monti non hanno ancora avviato il confronto sindacale ma hanno già rigettato il ricorso alla solidarietà con una percentuale intorno al 22%, così come prospettata dal gruppo guidato dall’a.d. Pietro Scott Jovane. Nel caso della Gazzetta, gli esuberi individuati sono 33 su un organico complessivo di 150 giornalisti, per un risparmio finale sui 4 milioni, mentre al Corsera le uscite indicate sono 67 su 327. In totale, sempre secondo i calcoli di Rcs, il personale dovrebbe scendere di 470 dipendenti su circa 4 mila complessivi. Obiettivo ultimo: avvicinarsi ai 56 milioni di euro di risparmi previsti per quest’anno dal piano 2013-2015, 50 milioni dei quali da trovare in Italia e, tra questi ultimi, 30 milioni dalla forza lavoro. Anche il personale non giornalistico della Rizzoli, comunque, non è disposto a sedersi intorno a un tavolo per parlare di solidarietà né tantomeno di esuberi. Anzi, da parte del personale non giornalistico sono già pronte azioni di protesta. In tutto sono 1.300 dipendenti.
Nei prossimi giorni prenderà forma, con tanto di dettagli, la nuova piattaforma di tagli al Corsera. Intanto i giornalisti stanno incontrando il direttore Fontana non più solo per conoscerne il piano editoriale (vedere ItaliaOggi del 17/6/2015), quanto soprattutto per avere il suo beneplacito alla nuova ipotesi di stato di crisi che, inevitabilmente, avrà un impatto sull’organizzazione del lavoro di tutto il giornale. Del nuovo piano su cui le firme del Corriere della Sera e l’editrice hanno trovato un’intesa iniziale, però, rimangono due punti da chiarire: quanti saranno complessivamente i prepensionandi e pensionandi rispetto ai 67 esuberi di partenza? E in particolar modo quale è la sostenibilità dei prepensionamenti, se al momento non sono certi i fondi per finanziarne di nuovi?
Marco A. Capisani, ItaliaOggi 18/6/2015