Andrea Montanari, MilanoFinanza 18/6/2015, 18 giugno 2015
IL REAL VUOLE LA TV IN CHIARO
Il club più ricco del mondo e il secondo più titolato, cioè il Real Madrid (549,5 milioni di giro d’affari nella stagione 2013-2014, in crescita rispetto ai 518 dell’anno precedente), non si accontenta più di un canale televisivo tematico, ma vuole portare il proprio marchio e la propria storia sull’etere spagnolo.
E così, secondo quanto emerge dalla stampa locale, la squadra del presidentissimo Florentino Pérez è la vera sorpresa tra i partecipanti al bando pubblico per l’assegnazione delle nuove frequenze televisive che il governo definirà nei prossimi mesi. Perché tra i pretendenti in corsa – nelle settimane scorse, come riferito da MF-Milano Finanza, era circolato anche l’interesse del gruppo Unidad Editorial, controllato da Rcs Mediagroup – oltre ai principali broadcaster attivi sul mercato iberico, vale a dire Mediaset España, Atresmedia (partecipata dall’italiana De Agostini), Vocento, 13Tv, Prisa (che fino a pochi mesi fa possedeva la piattaforma a pagamento Digital+ venduta poi a Telefonica) e Secuoya è spuntato appunto anche il nome dei blancos. Veri outsider in questa partita tecnologica e infrastrutturale, che se la giocheranno assieme agli altri pretendenti non televisivi, ovvero Radio Blanca e, soprattutto, El Corte Ingles, ossia la più importante catena nazionale di grandi magazzini. Una sfida che entrerà nel vivo nei prossimi mesi visto che con ogni probabilità il governo guidato dal primo ministro Mariano Rajoy aprirà le buste il prossimo 9 ottobre.
È ovvio che il nome del Real Madrid ha suscitato l’interesse degli altri operatori e dell’intero mercato televisivo, visto che al momento il club ha una sua tv, che ha però un numero limitato di abbonati. Ma Pérez, intende rilanciare il marchio del club, che quest’anno è rimasto a bocca asciutta, dopo la conquista nel 2014 della decima Champions League, sia in campionato sia nella massima competizione europea, nonostante una rosa composta da calciatori blasonati e strapagati quali Cristiano Ronaldo, Gareth Bale e James Rodriguez.
L’obiettivo dichiarato del numero uno del club madridista è quello di trasformare l’attuale canale tematico in un’emittente gratuita che copra l’intero Paese in modo da avere una maggiore visibilità. Del resto l’appetito per le nuove frequenze tv è legato al ritorno degli investimenti pubblicitari sul mercato locale, che ha fatto balzare i conti dei principali broadcaster a partire da quelli di Mediaset España, primo operatore sia per raccolta pubblicitaria che per ascolti, e Atresmedia, il principale rivale privato.
Nel frattempo è emerso che gli stessi network privati hanno trovato un accordo con il Tribunale supremo spagnolo per non vedersi cancellati otto canali attualmente attivi. La trattativa tra Mediaset, Atresmedia, Vocento e Unidad Editorial avrebbe portato questi gruppi a mettere sul piatto una cifra complessiva di 20 milioni per evitare lo spegnimento automatico e forzoso. A dimostrazione che l’etere è tornato un protagonista assoluto del mondo della comunicazione locale.
Andrea Montanari, MilanoFinanza 18/6/2015