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 2015  maggio 16 Sabato calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - RENZI A PORTA A PORTA. NIENTE ASSUNZIONI CON TREMILA EMENDAMENTI


REPUBBLICA.IT
La Buona scuola si prende una pausa di riflessione: stop, per fare una grande assemblea di discussione sul tema. E’ questa la linea maturata da Matteo Renzi, che dovrebbe annunciare la sua decisione nel corso della trasmissione Porta a Porta in onda questa sera. Dunque, a quanto si apprende, il premier avrebbe sciolto il dilemma. Ieri ha riflettuto sulla possibilità di trasformare il ddl scuola, impantanato in Senato, nel provvedimento che avrebbe deciso le sorti della legislatura oppure se battere in ritirata. Ha prevalso la seconda linea: almeno per un po’.
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Oggi 19:21 CEST
Immigrati:Renzi,saggia Ue se redistribuisce 30-40mila
"Io dico che ci sono le condizioni perché l’Italia si faccia sentire: 24 mila sono i baci di Celentano, se su un totale di 80mila richiedenti asilo ne sono redistribuiti 30-40 mila si va verso una gestione più saggia".
Così Matteo Renzi, a Porta Porta, sul tetto alla distribuzione di profughi tra i paesi Ue.
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Oggi 19:20 CEST
Immigrazione: Renzi, penso a Consiglio Ue si chiude
"I permessi temporanei sono un’arma di reazione che dobbiamo avere". Così il premier Matteo Renzi a ’Porta a Porta’ rispondendo a chi gli chiede cosa accadrà in mancanza di accordo al Consiglio Ue sui migranti. "Ma se vuole un’opinione - aggiunge - l’accordo si chiude, l’Ue non si può permettere di essere solo una moneta, è interesse loro".
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Oggi 19:12 CEST
Immigrazione: Renzi, o la affronta Ue o lo faremo noi
Quello dell’immigrazione è "un tema enorme. Ci sono due modi per affrontare questo problema: o lo affronta la Ue, o lo affronta l’Italia". Lo afferma il premier Matteo Renzi a ’Porta a Porta’.
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Oggi 19:12 CEST
++ Scuola:Renzi, a inizio luglio sento tutti e decido ++
"Faccio tesoro del suggerimento di Lula: se sei convinto di aver ragione ma hai l’opinione pubblica contro fai una conferenza nazionale, racconti la tua proposta, ascolti le critiche e poi decidi. A inizio luglio faccio una conferenza sulla scuola, sento tutti, dai sindacati alle famiglie per un giorno e dopo si decide". Così Matteo Renzi.
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Oggi 19:03 CEST
Scuola: Renzi, con 3mila emendamenti no assunzioni
"Quest’anno con tremila emendamenti in commissione non si riesce ad assumere i 100mila a settembre.
Le scelte dell’opposizione hanno come conseguenza che il provvedimento non riuscirà ad entrare in vigore in tempo per settembre". Così Matteo Renzi, a Porta a Porta, sull’ostruzionismo sulla Buona Scuola.
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Oggi 19:03 CEST
Scuola: Renzi, conferenza nazionale a inizio luglio
"Nei primi giorni di luglio faremo una conferenza nazionale sulla scuola, dai sindacati alle famiglie, presentiamo la nostra proposta e una volta che abbiamo ascoltato tutti si chiude". Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi a Porta a Porta.
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Oggi 19:00 CEST
Lavoro: Renzi, non compito politica dare reddito cittadinanza
"Io credo che il compito della politica non sia quello di dare i soldi ai cittadini solo perchè si è cittadini". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a Porta a Porta. "Dobbiamo cambiare il sistema della pubblica amministrazione, della giustizia, pressione fiscale", ha aggiunto. Il tutto, "per favorire l’occupazione".
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Oggi 18:59 CEST
Scuola. Renzi: troppi emendamenti, così no assunzioni nel 2015
"Quest’anno con 3mila emendamenti in Commissione non li assumono. Sta nei fatti che si va al prossimo anno". Così matteo renzi a porta a porta a proposito dell’assunzione dei precari disposta dal ddl scuola.
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Oggi 18:44 CEST
Renzi: se vogliono mandarmi a casa c’è congresso nel 2017
"Se devo andare a casa, vado a casa al congresso del partito nel 2017". Lo ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi a Porta a Porta. "Mi basta poco: ho dieci camicie da piegare e qualche libro da portarmi via", ha aggiunto.
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Oggi 18:36 CEST
Renzi, Marino si guardi allo specchio e decida cosa fare
"Marino è una persona perbene, lo riconoscono tutti. Si continua a dire se va avanti o no. A me interessa capire se l’amministrazione pulisce le strade, mette a posto buche e emergenza. Se sanno governare governino e vadano avanti, se non sono capaci vadano a casa". Così Matteo Renzi a Porta a Porta, aggiungendo che "deciderà il Pd romano".
"Il sindaco e l’amministrazione, che hanno dei problemi oggettivi visto che tre sono stati arrestati, si guardino allo specchio e decidano cosa fare. C’è il giubileo a roma. C’è tutto il mondo che ci guarda", aggiunge renzi.
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Oggi 18:32 CEST
Mafia capitale. Renzi: non esiste commissariamento per mafia
"L’amministrazione marino va avanti o no? a me interessa capire se pulisce le strade, se mette a posto le buche, se fa l’edilizia popolare. Basta con la discussione sulla questione giudiziaria, quella la devono affrontare i giudici. Punto". Così matteo renzi a porta a porta. "Non esiste il commissariamento per mafia. Lo farà il consiglio dei ministri, vedendo le carte, ma per noi non ci sono gli estremi. Se l’amministrazione governa e fa le cose bene, vada avanti", aggiunge renzi.
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Oggi 18:32 CEST
Renzi: "Succede di perdere ma ora ci sono più posti di lavoro"
"Succede di perdere: in alcune città il Pd ha perso, altre le abbiamo riprese ma certo quando i cittadini scelgono altro, il partito deve riflettere. Un anno fa il Pd aveva il segno più 40% e i posti di lavoro avevano segno meno. Oggi l’economia torna a tirare e abbiamo 260mila posti di lavoro in più". Così Matteo Renzi a Porta a Porta.
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Oggi 18:28 CEST
Renzi: decideremo se primarie per grandi citta’
"C’è da votare in alcune città Importanti e decideremo se fare le primarie o no. Ma la discussione primarie sì-primarie no, deve finire nel partito, perchè dobbiamo dedicarci alle cose serie". Così matteo renzi a porta a porta.
Oggi 18:28 CEST
Mafia capitale. Renzi: Marino per bene, ma vicenda fa schifo
"Da qualche giorno stiamo costantemente discutendo del futuro dell’amministrazione di roma. Perchè è venuta fuori un’indagine che riguarda non solo questa amministrazione, perchè ignazio marino è una persona perbene riconosciuta da tutti. Ma la vicenda in sè fa oggettivamente fa schifo". Così matteo renzi a porta a porta.

HUFFINGTON
Più che una voce dal sen fuggita, è un avviso di sfratto quello consegnato da Matteo Renzi a Massimo Gramellini nel suo colloquio con la Stampa: “Se fossi Marino non starei tranquillo”. Frase che evoca il celebre #Enricostaisereno. Un avviso di sfratto, pesante e brusco, dietro il quale prende forma il grande ritorno al “Renzi 1”, il rottamatore, e l’archiviazione del “Renzi 2”, il mediatore.

Roma cioè è parte di un disegno, tutto nazionale, che porta all’“election day” (amministrativo) nella prossima primavera, quando si voterà per Milano, Napoli, Cagliari, Torino. Aggiungendo Roma, per Renzi prende forma un appuntamento tutto politico, che già immagina come una rivincita rispetto al turno amministrativo appena passato, che consegna l’immagine di una leadership azzoppata. Un parlamentare che ha sentito il premier all’alba per capire la linea su Marino racconta: “Si sente come un calciatore che ha appena perso male una partita e vuole subito giocarne un’altra per dimostrare che è il più forte. Ha la testa solo su questo, per questo ha, di fatto, licenziato Marino. Lo vuole togliere, sta solo cercando il modo”. Perché, di questo si tratta, anche se Marino nega e Orfini, in Translatantico, pure.

La verità è che il percorso è abbastanza delineato. O almeno Renzi così ha intenzione di piegare le resistenze del sindaco portandolo alle dimissioni. E prevede un escalation nella pressione affinché si dimetta, con le buone o con le cattive. Dove le cattive sono la relazione che – di qui a un mese, ma anche prima – presenterà il prefetto Gabrielli su Mafia Capitale. Il prefetto, per quanto operi in autonomia, non vive su un tabernacolo. E fonti (politiche) solitamente ben informate escludono che nella relazione possa apparire il termine “scioglimento” per mafia, una cosa che farebbe tremare il paese, crollare borse (e pure il Pil). Ma le stesse fonti non escludono affatto che possa essere una relazione che rappresenti una situazione così inquinata che "le dimissioni di Marino saranno inevitabili e dunque inevitabile il commissariamento". Col cdm che un minuto dopo gli dà poteri speciali. Perché, almeno nella testa del premier, l’idea è di slegare la sua immagine da quella di Marino e del Pd romano, e di usare un anno di commissariamento per scegliere un candidato che se la giochi.

Il ragionamento del premier suona così: “La macchina amministrativa è bloccata, i sondaggi dicono che Marino non è in grado di rappresentare un’alternativa allo schifo di mafia Capitale. Avanti così cadrà e Roma voterà per conto suo, slegata dalle altre città e perdiamo. Mentre se la portiamo al voto nella prossima primavera assieme a Milano e Napoli, diventa un voto politico nazionale su Renzi ed è un’altra storia”.

MARINO
"Noi pensiamo al futuro della città", una città "che cambia e va avanti". Così il sindaco di Roma, Ignazio Marino, risponde alle parole del premier Matteo Renzi, che in un’intervista a La Stampa ha affermato che "forse" tra un anno si voterà anche a Roma e che "se fossi in Marino non sarei tranquillo".
Il sindaco di Roma pensa alle dimissioni dopo le parole del premier? "Oggi stiamo parlando dell’annuncio del Teatro dell’Opera, e anzi noi pensiamo al futuro della città. Una città che cammina e va avanti". A margine della presentazione del programma del Teatro dell’Opera di Roma, Marino, sollecitato dai cronisti sull’intervista rilasciata oggi da Renzi, ha provato a mostrarsi sereno, nonostante tutto. "Oggi ci occupiamo di cultura: dell’Opera di Roma e nel pomeriggio daremo anche un annuncio".
Il presidente del Pd, Matteo Orfini, prova a gettare acqua sul fuoco. "Ignazio Marino può arrivare a fine Consiliatura" spiega il commissario del Pd romano. "Renzi non ha detto a Marino ’stai sereno’. Gli ha detto ’stai tranquillo’", ironizza. "Battute a parte, le parole di Renzi vogliono dire che nessuno di noi deve stare tranquillo. Perché ci sono tanti problemi, ed è una guerra". Orfini aggiunge che Renzi "considera Marino e Zingaretti del tutto estranei a quanto emerge dalle carte. Dopo di che, oltre che a prevenire il possibile coinvolgimento di consiglieri, di più non si può fare". Quanto all’autospensione di Alfio Marchini, Orfini scherza: "quando mai s’è visto Marchini in consiglio comunale? s’era autosospeso da tempo, diciamo".
Marchini: "Marino è un gran furbone". "Io credo in modo oggettivo che questa sindacatura è stata profondamente contaminata. Marino è politicamente responsabile". Lo ha detto Alfio Marino a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24 che poi ha aggiunto: "i 5 Stelle dicono che il buonismo di Marino è connivenza, ma io non penso che Marino è buono, direi piuttosto un gran furbone". Marchini ha definito la rete di Mafia Capitale "una mafia alla vaccinara piuttosto che una cosa seria". "Io credo che vadano fatte due riflessioni: - ha aggiunto - La prima è come mai tutta questa roba esce fuori oggi. In fondo non stiamo parlando di due signori qualsiasi, uno è un signore che ha avuto una fedina penale molto importante. Un altro è una persona che nella storia dei grandi crimini di questo paese ha avuto un ruolo fondamentale. Ora mi sembrerebbe strano che non ci sia stata un`attenzione nei suoi confronti in tutti questi anni. La prima riflessione è questa. La seconda riflessione e’ dire se questo sistema mafioso lo era realmente, che cosa e quale e’ lo scenario che si sta preparando per il futuro che e’ la preoccupazione che mi sta a cuore".
Sabella: Renzi? Da Marino ripristino legalità. "Ho troppo rispetto per il presidente del Consiglio per addentrarmi in analisi politiche che non mi competono. Dico solo che io sarò più tranquillo solo quando a Roma avremo completato il percorso di ripristino della legalità iniziato dal sindaco Marino. Dobbiamo iniziare a raccogliere i frutti del risanamento per dare ai romani le risposte che giustamente attendono". Così l’assessore alla Legalità di Roma Alfonso Sabella interpellato in merito commenta le dichiarazioni del premier Renzi su un possibile voto anticipato nella Capitale.


ROMA - Quello che si sta attraversando "è il momento più difficile e più affascinante dell’intera legislatura", che in ogni caso "arriverà fino al 2018". Lo ha assicurato il premier e segretario Pd, Matteo Renzi, aprendo la riunione dei deputati dem dedicata all’elezione del nuovo capogruppo alla Camera in sostituzione del dimissionario Roberto Speranza. Per Renzi questa legislatura "fa venire i brividi" viste "le sfide importanti che ci attendono". Ma non si andrà a elezioni anticipate, si andrà avanti fino alla scadenza naturale.
Quanto al nuovo capogruppo, il premier ha candidato l’attuale vicepresidente vicario Ettore Rosato, definendolo il "candidato naturale in una logica di continuità". Una indicazione di cui "mi assumo la responsabilità", ha chiarito Renzi, scherzando: "Non è stato facile per Rosato fare la parte del cattivo in tutti questi anni". Il premier ha poi aggiunto: "Se ci sono candidature alternative fate pure". Parole salutate con un applauso di approvazione per Rosato, cui Renzi ha risposto: "Non vi illudete, tanto si vota lo stesso. Non porta bene l’applauso...".
Il segretario Pd ha anche ammesso di "aver avuto il dubbio se riorganizzare gruppo e segreteria" del partito, per fotografare "il nuovo equilibrio delle correnti". Ma poi, come indica anche la scelta di Rosato, il dubbio è stato superato per "proseguire sul lavoro già intrapreso". Per votare ci sarà tempo fino alle 21 di questa sera.
Nel frattempo, Renzi ha registrato il proprio intervento a Porta a Porta e ha detto: "Il prossimo congresso del Pd è nel 2017, vado a casa quando perdo le elezioni al governo o il congresso. Non ho neanche preso la residenza qui, piego due camicie e vado via. Ma sono stato tanto ad ascoltare, se parlo sempre delle cose delle correnti del Pd vengo a noia non a me stesso ma agli italiani".