Claudia Guasco, Il Messaggero 16/6/2015, 16 giugno 2015
ULTIME SU MAFIA CAPITALE: SEQUESTRATO IL TESORO DI SALVATORE BUZZI. LA FINANZA BLOCCA BENI PER SEDICI MILIONI DI EURO, RICONDUCIBILI AL RAS DELLE COOP. SOTTO TIRO LA SARIM, UNA SRL CHE INCASSAVA SOLDI ANCHE DAGLI ENTI PUBBLICI
A tracciare i confini economici dell’impero di Salvatore Buzzi è il suo fido collaboratore, Claudio Bolla. Intercettato il 15 novembre 2013, fa i conti: «Se Eriches fattura 16 milioni di euro, il gruppo sfiora i 60 milioni». Una galassia di cooperative e società immobiliari ora smontata pezzo per pezzo, a colpi di confische che hanno raggiunto quota 360 milioni di euro. Questa volta tocca alle quote, al capitale e all’intero patrimonio della Sarim Immobiliare Srl. Valore del sequestro: 16 milioni di euro.
DAL COMUNE 180 MILA EURO
La Sarim, secondo l’accusa, è riconducibile a Buzzi. Dalle indagini infatti è emerso che la srl con sede a Roma in via Palmiro Togliatti è controllata per il 48% dalla 29 Giugno, la cooperativa del braccio destro di Massimo Carminati che si occupa dell’inserimento lavorativo di immigrati, disabili e detenuti, e per il 4% da Formula sociale (pulizie, facchinaggio e manutenzione aree verdi). Entrambe sono state poste sotto sequestro lo scorso dicembre. Alla voce azionisti e organi sociali di Sarim, ecco spuntare il nome di Emanuela Bugitti, ex brigatista rossa condannata a 16 anni e 6 mesi per l’omicidio Alfredo Albanese: è rappresentante legale della società e possiede il 6%. Un’altra quota del 6% fa capo a Buzzi e l’1% a Carlo Maria Guarany, il manager del sistema cooperativo. Il patrimonio della Sarim Immobiliare Srl è costituito da «disponibilità finanziarie, partecipazioni societarie» e, soprattutto, una «unità immobiliare» di ben 2.750 metri quadrati a Roma, in via Santa Maria di Loreto, utilizzata dalle cooperative di Buzzi come casa di accoglienza. Si tratta di un’area assai redditizia: la Sarim, come si evince dal bilancio 2013, affitta lo stabile al Comune di Roma per oltre 180 mila euro all’anno.
«LA DIFFERENZIATA NON PASSA»
Che la srl di Buzzi fosse esperta del ramo è stato riconosciuto anche dagli esperti: la 29 Giugno ha vinto un concorso dell’Università Roma Tre nella categoria”Start up gestione patrimoni pubblici”. Il meccanismo ricostruito nell’informativa del Ros è il seguente: le cooperative di Buzzi incassavano i soldi dagli enti pubblici – «Comune e municipi dell’hinterland, Provincia, Regione Lazio, Prefettura, Tesoreria di Stato, Eur spa, Marco Polo spa» – a seguito dell’aggiudicazione di gare d’appalto. Il ruolo di Sarim era quello di acquistare immobili «previa la stipula di ingenti mutui bancari, finanziariamente sostenuti dalle locazioni dei medesimi immobili alle coop facenti capo a Buzzi». Un giro vorticoso di denaro dietro il quale, secondo l’accusa, si celano anche «operazioni di sovrafatturazione finalizzate alle creazioni di mazzette». I quasi 3.000 metri quadri sequestrati alla Sarim ospitavano i centri di accoglienza”Casa Elettra” e”Castelverde”, gestiti prima dalla Eriches 29 e poi dalla 29 Giugno. A due passi dalle comunità c’è la villetta di Buzzi, conosciuta nel quartiere come”l’ex mulino”. È da qui che, al telefono con l’ex direttore dell’Ama Giovanni Fiscon, si lamenta del funzionamento della differenziata, sul cui appalto la cricca ha messo le mani: «Siamo passati alla raccolta porta a porta ma non passano mai, mai».
I SOLDI ALL’EX SINDACO
La Sarim si rivela inoltre una preziosa fonte di liquidità per l’organizzazione. Dall’analisi dei flussi finanziari spicca un bonifico di 10 mila euro effettuato nel dicembre 2012 a favore della Fondazione Nuova Italia presieduta dall’ex sindaco Gianni Alemanno, con causale «contributo a sostegno». Ed è solo una parte del denaro che il gruppo di Carminati ha devoluto alla Fondazione. Il 29 novembre partono due bonifici da 5.000 euro ciascuno da Formula sociale ed Eiches 29, dal 6 al 4 dicembre altri 50 mila euro sempre da coop nell’orbita del Gruppo 29 Giugno. Il 6 dicembre ci pensa anche la cooperativa Edera: 60 mila euro per «Cena a sostegno della Fondazione Nuova Italia.