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 2015  giugno 15 Lunedì calendario

SCIOPERO BIANCO DEI POLIZIOTTI USA

Dopo aver subito una serie di incriminazioni per episodi di violenza nei confronti di afroamericani, i poliziotti dei quartieri più pericolosi degli Stati Uniti fanno silenziosamente marcia indietro, rifiutandosi di intervenire nelle situazioni più a rischio. E in varie città d’America gli omicidi s’impennano. A Baltimora, almeno 55 persone sono state assassinate in un mese, il ritmo più alto dai primi anni 1970. Le vittime hanno incluso giovani coinvolti in attività criminali ma anche bambini che si trovavano nel posto sbagliato al momento sbagliato. Lo “sciopero bianco” non è stato nascosto dai sindacati della polizia. Questi riconoscono che se anche gli agenti pattugliano regolarmente i quartieri neri controllati dalle gang della droga, molti di loro sono restii a prendere iniziative anticrimine, per paura di essere perseguiti per le loro azioni. I dipartimenti di polizia di molte città americane stanno cercando di delineare misure di comportamento che non portino ad abbassare la guardia ma allo stesso tempo non siano criticabili dai cittadini, consapevoli che oggi ogni interazione fra poliziotti e cittadini viene filmata su un cellulare e finisce su Internet. Mentre si discutono le nuove linee guida, a Baltimora come a Ferguson e nel South side di Chicago, i poliziotti incrociano le braccia. Ma i residenti e i leader civili e religiosi di quei quartieri fanno notare che, per quanto alcuni uomini e donne in uniforme abbiano umiliato molti neri, la soluzione non è certo una battuta in ritirata della polizia, ma un migliore rapporto con la comunità. Mentre le polemiche sull’equilibrio fra controllo e rispetto dei diritti continuano, esplode anche il caso di un’attivista della comunità afro-americana di Spokane, nello Stato di Washington, che si sarebbe “finta” nera. Rachel Dolezal è finita alla ribalta dopo che i genitori hanno diffuso un certificato di nascita da cui risulta che nelle sue vene non scorre sangue africano. La Naacp, di cui Rachel è da anni alla testa, ha parlato di «problemi legali » fra la donna e la famiglia.