M. Val., Il Sole 24 Ore 13/6/2015, 13 giugno 2015
TWITTER A CACCIA DI UN CEO E DELL’IDENTITÀ PERDUTA
Il segno di quanto Twitter sia nei guai a Wall Street è arrivato direttamente dalle sue quotazioni sul parterre: le dimissioni a sorpresa del chief executive Dick Costolo, ormai inviso agli investitori, hanno istantaneamente spinto il titolo in rialzo anche dell’8 per cento. Nel corso della seduta di ieri, a mente più fredda, il guadagno su una cieca fiducia nel cambio della guardia si è tuttavia ridimensionato: poco oltre l’1% per un titolo che ha ormai perso oltre il 30% da aprile. Twitter ha avviato adesso la ricerca di un nuovo amministratore delegato – il ritorno in sella del co-fondatore Jack Dorsey è solo temporaneo – ma soprattutto deve cercare e ritrovare l’identità perduta. Quella di società che innova e cresce su Internet. È stata surclassata dai rivali, da Facebook come da Google, e criticata da più parti per non aver saputo lanciare nuovi prodotti, semplificare le tecnologie, “monetizzare” i suoi utenti (la cui crescita ha bruscamente frenato mentre la società è tuttora in perdita). Twitter resta il re del microblog, certo. Ma ha scelto di essere una società quotata e questa certezza del passato e del presente a Wall Street – a forse anche ai consumatori – non può più bastare.
M. Val., Il Sole 24 Ore 13/6/2015