Stefano Arcobelli, La Gazzetta dello Sport 13/6/2015, 13 giugno 2015
CAGNOTTO, UN ALTRO TUFFO NELL’ORO
Fenomenale Tania. Più invecchia, più diventa brava: 30 anni e la metà trascorsi tuffandosi nell’oro. La Cagnotto è una collezionista rara, anzi unica, di trionfi europei: 15 titoli europei e ben 6 da un metro, l’ultimo ieri nella tedesca Rostock. Il piccolo trampolino per esaltare la cifra tecnica, l’abilità di questa bolzanina che da dieci anni sale anche sul podio mondiale (striscia di 7 medaglie). E oggi Tania insegue un altro record, con Francesca Dallapè dai 3 metri sincro: 6 rassegne tutte dominate. Infine, domani cercherà di rompere quel piccolo incantesimo che stanno diventando i 3 metri olimpici.
Abitudine Il capolavoro di ieri è stato il solito crescendo impreziosito dal punteggio, superiore a quello dei precedenti 2 Europei: 276.19 punti sempre a Rostock nel 2013, 289.30 punti un anno fa a Berlino e 291.20 ieri, dopo essere rimasta sempre sul podio da terza e seconda, e col quarto e quinto tuffo impeccabilmente eseguiti per scoraggiare due fredde come la russa Nadezhda Bazhina (279.40) e l’ucraina Olena Fedorova (275.40), che lascerà sotto il podio la debuttante azzurra bergamasca Elena Bertocchi (267.80). Dai punti, emerge nitida la supremazia della Cagnotto delle meraviglie che fa rotta sui Mondiali di Kazan e cerca a Rostock solo conferme. «E’ sempre bello vincere, fa un certo effetto: non ci si abitua mai, ma non è mai facile nè tranquillo». Emozioni a confronto: questo oro dove lo incastra, Tania? «Ne ho vinti tanti e non è il momento di classificarne l’importanza o scomodare la memoria, non penso mai indietro ma guardo avanti. Tutti gli ori sono particolari. Questo è l’oro della fiducia verso Kazan, dove spero di arrivare ancora più in forma, mi aiuterà per i 3 metri. Resto tranquilla, concentrata e contenta».
Mestiere Dove trova questa sicurezza ogni volta, quasi la perfezione? «Cerco sempre di superarmi. Stavolta ero la più anziana sul trampolino, ma non si è visto...meno male! Anche Elena è stata molto brava. Le avevo detto di provare a fare la gara da sola e di godersela». Elena ha pure una motivatrice di nome Eva con la quale è rimasta un’ora al telefono dopo le eliminatorie. Tania, invece, dopo ogni tuffo faceva le verifiche sull’ipad con papà Giorgio. Che commenta: «Anche stavolta è venuta fuori l’esperienza di Tania: ha fatto una gara regolare, mentre Elena è stata la sorpresa. fuori l’esperienza che l’ha portata a fare un gara regolare - dice il cittì della Nazionale - Elena è stata una bella sorpresa. Ho detto al mattino: scatenate l’inferno...». Tania è stata regolare, ed è l’unica che torna sul podio rispetto agli Europei di Berlino 2014. La Bahzina era stata d’argento due anni fa, sperava nell’errore della bolzanina che stava ad un decimo di punto: ma la Cagnotto è super soprattutto nei finali pieno di pathos, ed estrae dl suo repertorio il solito salto mortale e mezzo rovesciato. La Bahzina ha lo sguardo nel vuoto. La bolzanina si gode ogni attimo di questo Europeo che le consegna nuova gloria in una carriera che non è stata solo baciata dalla fortuna olimpica. Dopo Londra, Tania voleva mollare. Ma ha ritrovato la voglia di sfidare ancora il destino. E ieri in mezzo al trionfo sono spuntati pure quelli delle Iene. Ma non era uno scherzo: Tania ha vinto ancora, in modo sublime.