Giovanni Luca Montanino, Libero 13/6/2015, 13 giugno 2015
LA VERSIONE DI SOTTILE
[Eleonora Daniele e Salvo Sottile] –
Dal 2003 lei è uno dei volti più familiari al pubblico di Raiuno. Per lui, invece, giornalista da oltre vent’anni, questa è la prima esperienza nella tv di stato. Insieme formano una coppia inedita, ma già apprezzata dal pubblico.
Stiamo parlando di Eleonora Daniele e Salvo Sottile, al timone, ormai da due settimane, di Estate in Diretta (dal lunedì al venerdì alle 14, su Raiuno).
Eleonora, cosa significa per lei questa riconferma?
«È la seconda volta che conduco Estate in Diretta, ma rispetto allo scorso anno è cambiato l’orario della messa in onda; la rete ha puntato su una nuova coppia per rinforzare lo slot compreso tra le 14 e le 16.30. La media degli ascolti nelle prime due settimane è stata molto buona: siamo soddisfatti, perché il pubblico ha reagito bene vedendo per la prima volta me e Salvo insieme, ma anche perché la contro programmazione a quell’ora è forte (la soap opera Il Segreto in onda su Canale5, ndr). Abbiamo aumentato lo share di cinque punti in due giorni: è un risultato straordinario».
Qual è, dunque, il segreto di questo successo?
«Il mix la cronaca e l’attualità. L’altro giorno, per esempio, abbiamo dato per primi la notizia del ritorno sulla Terra di Samantha Cristoforetti. Il nostro occhio ai grandi eventi internazionali è attento, ma raccontiamo anche fatti di colore. Estate in Diretta necessita lavoro, preparazione e sintonia: io e Salvo siamo fortunati a lavorare insieme, perché facciamo squadra, abbiamo un gran feeling e il pubblico percepisce l’alchimia che c’è tra noi. Speriamo di fare qualcos’altro in coppia in futuro».
Cos’ha portato di Storie Vere in questa nuova trasmissione?
«Il desiderio di raccontare l’attualità declinata ai problemi delle persone: è bello toccare con mano la solidarietà dei telespettatori nei confronti dei bisognosi o meno fortunati protagonisti delle nostre storie».
Salvo, per lei, invece, cosa significa approdare in Rai per la prima volta?
«È una gioia. Anche perché mancavo dal video da un anno: a La7, come sapete, mi hanno messo in panchina per una serie di ragioni. Abbiamo cercato un progetto con l’editore Urbano Cairo: in particolare, ho lavorato a lungo con Michele Santoro a un nuovo approfondimento, ma non si sono trovati i fondi».
Come mai l’hanno lasciata senza un programma?
«Sono arrivato a La7 perché avevo un rapporto diretto con Urbano Cairo, ma non ero rappresentato da nessuno; là, invece, hanno quasi tutti come manager Beppe Caschetto. Tra l’altro, ho ritrovato Enrico Mentana, che a Mediaset era stato il mio primo direttore e dopo un po’ mi sono accorto che dietro alla mia assenza dal video non c’era solo una decisione dell’editore, ma anche di qualcun altro che evidentemente non credeva più in me. Dopo la cancellazione di Linea Gialla, ho proposto molte idee, ma senza successo».
Hanno bocciato tutto?
«Tutto, dagli speciali, agli approfondimenti. Eppure ero stato accolto con entusiasmo. Linea Gialla arrivava al 2,6% di share, ma è stato cancellato: altri programmi di La7 vanno avanti da anni, pur facendo appena il 3%. Comunque, se adesso sono in Rai, oltre che al direttore di rete Giancarlo Leone, lo devo a Lucio Presta, mio amico e ora anche agente: è stato lui a curare il mio passaggio».
Un bilancio di queste prime due settimane a Estate in Diretta?
«Ascolti esaltanti: partendo dall’8% che ci lascia il Tg 1 Economia, grazie ad alcune storie raggiungiamo anche il 20%! E poi per me questa è una sfida interessante, l’occasione di sperimentare un nuovo linguaggio: faccio finta di parlare a mia mamma, o a mia nonna che sono a casa». Si è mai pentito, Salvo, di aver lasciato Mediaset?
«Mediaset è stata la mia famiglia. Sono ancora in ottimi rapporti con i vertici di Cologno Monzese, da Fedele Confalonieri a Pier Silvio Berlusconi. Tra l’altro, tempo fa mi hanno proposto di tornare a Mediaset, nelle vesti di inviato dell’Isola dei Famosi: ho rifiutato solo perché venivo da un mondo troppo diverso, ma sono felice abbiano pensato a me».