Andrea Montanari, MilanoFinanza 11/6/2015, 11 giugno 2015
L’EXPO NON HA PORTATO PUBBLICITÀ
Altro che manna dal cielo. Altro che evento in grado di rilanciare gli investimenti pubblicitari. Al momento l’Expo di Milano non è quello che gli addetti ai lavori si aspettavano. A certificare la distanza tra le attese delle vigilia e la realtà dei fatti è stato martedì 9, da Portofino, Stefano Sala, amministratore delegato di Publitalia, la principale concessionaria italiana e numero 1 in Europa come volumi di fatturato, conteggiando anche la Spagna.
Per Sala, «non c’è stato alcun effetto traino da Expo, che anzi ha drenato risorse ai mezzi classici». E in effetti il mese di maggio - l’Esposizione universale è iniziata il 1° maggio - potrebbe non dare soddisfazioni ai gruppi editoriali che a questo punto attendono con ansia l’esito della spesa in advertising di giugno, mese che però a sua volta sconterà l’assenza di un evento di forte impatto come i Mondiali di calcio (nel 2014 si è tenuta l’edizione in Brasile che ha fatto ricche Sky Italia e Rai). In effetti i dati Nielsen relativi ai primi quattro mesi dell’anno certificano ancora una volta le difficoltà del mercato. Gli investimenti totali sono calati a 2,07 miliardi (-2,3%) e hanno pesato sulle performance dei principali mezzi d’informazione. A salvarsi sono solo le radio (116 milioni, +8,6%) e le affissioni esterne (24,6 milioni, -4,7%).
La tv, che pesa per sempre per il 59,88% della spesa complessiva, frena ancora: 1,24 miliardi, -2,2%. Male anche il web che non riparte: 141,9 milioni, -2,6%. La carta stampata continua nel suo costante declino: i quotidiani (242,9 milioni, -7%) perdono più dei periodici (154,8 milioni, -5,3%).
Analizzando nel dettaglio l’andamento delle tv italiane, dalle elaborazioni di MF-Milano Finanza emerge che in aprile hanno tenuto Rai (+0,1%) e Sky Italia (invariata), mentre continuano a soffrire la stessa Mediaset (703,7 milioni, -2,7% nel primo quadrimestre, ma -5,7% nel mese di aprile) e la La7 di Urbano Cairo (49,9 milioni, -9,6% da gennaio e -5,5% in aprile). Mentre cresce in maniera significativa Discovery, terzo polo tv con il 5,64% di share dopo Rai e Mediaset , che chiude a 65,2 milioni (+23,2%). E anche Mtv, nel mirino di Sky, migliora: 19,7 milioni (+13,4%). «Sulla pubblicità facciamo meglio dei concorrenti», ha dichiarato però Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente e ad di Mediaset . «Ci sono segnali positivi per maggio, con un piccolo segno più, e giugno sarà ancora meglio. E pure il secondo trimestre sarà migliore del primo, per noi».
Andrea Montanari, MilanoFinanza 11/6/2015