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 2015  giugno 12 Venerdì calendario

WASHINGTON I “NERD” PATRIOTI

«Fatelo per il vostro Paese: l’America ha bisogno di voi». Mickey Dickerson, l’ex manager di Google chiamato da Barack Obama alla Casa Bianca per risolvere i problemi di HealthCare.gov, il sito della riforma sanitaria del presidente che era andato in “panne”, e che poi era rimasto a Washington come capo del neonato United States Digital Service, non può che usare il patriottismo come arma per cercare di attirare personale specializzato, non avendo la possibilità di offrire stipendi nemmeno lontanamente paragonabili a quelli che ingegneri, matematici e computer scientist si mettono in tasca nella Silicon Valley. Dickerson aveva considerato completata la sua missione con la piena operatività del sito di Obamacare, ma il leader democratico gli ha chiesto di restare per cercare di “stringere i bulloni” tecnologici dell’Amministrazione: una cosa pubblica che Obama aveva promesso, fin dalla campagna del 2008, di trasformare in una “casa di vetro”, coi cittadini che verificano in diretta su internet i risultati del governo. Non è mai successo. Non solo per una certa allergia dei dipendenti pubblici alla trasparenza assoluta, ma anche per l’arretratezza delle tecnologie digitali delle amministrazioni. Altri esperti avevano già fallito e la situazione è emersa in tutta la sua gravità proprio con la riforma sanitaria, quando la paralisi del sistema informatico ha rischiato di lasciare milioni di americani senza copertura medica. L’intervento d’emergenza di Dickerson ha avuto successo, ma quando il suo incarico è stato esteso alla ricostruzione del cuore digitale di altre aree dell’Amministrazione, ecco le difficoltà di reclutamento. Come attirare a Washington, dove si percepisce un magro stipendio federale, ingegneri ed esperti di codifica col linguaggio di programmazione Phyton che nella Silicon Valley guadagnano cifre astronomiche? L’ex manager di Google ha provato col patriottismo, sfoderando perfino il gergo militare: «Non dimenticate il vostro Paese, fate un “tour of duty”», l’espressione usata per i periodi passati in prima linea dai soldati Usa in Iraq e Afghanistan nel decennio delle guerre. Sta funzionando: all’inizio Dickerson pensava di non riuscire ad attirare più di una ventina di volonterosi, ma ora ritiene di poter mettere insieme una squadra di 700 programmatori, architetti informatici ed esperti di giurisprudenza applicata alla tecnologia per ridisegnare sistemi informatici arcaici. Sempre che Obama riesca a strappare al Congresso i 105 milioni di dollari necessari per finanziare l’attività dello US Digital Service.