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 2015  giugno 12 Venerdì calendario

BOMBER ORSI E LA SFIDA A MANAUDOU: «ORA MI RISPETTA»

Il Bomber e mister Quintale. Il trigemello Marco Orsi che mostra i muscoli ingordo di tortellini, e il potente fratello d’arte Florent Manaudou, diventato l’uomo più rapido del mondo in acqua (quest’anno 21”57) dopo l’oro olimpico. La velocità al Settecolli da oggi (con i 50 sl maschili) a domenica ha il volto di un azzurro guascone e di un francese sornione. L’ultima volta sul podio mondiale in vasca corta a Doha si notava la differenza fisica, tra i due. Ma come dice il Bomber «in acqua contano tanti altri fattori, ma so bene che adesso lui è più forte». E poi in questi giorni di super carico, Orsi guarda pure al resto della concorrenza, mai così nutrita: Bovell e Proud, Govorov e Shiqura, Gilot e Metella (la faringite blocca Agnel), Heersbrandt, Magnini e Dotto, Leonardi e Santucci. Lo sprint di questo 52° meeting romano assicura interesse anche in chiave staffetta: italiani e francesi entrano nella parte dei rivali pre Mondiali.
Orsi, lei ha sempre detto che prima o poi batteremo i francesi nella 4x100 sl: ma quando?
«Sono felicissimo, che ci sia tutta questa concorrenza: sono fisicamente a pezzi per il lavoro svolto, mi sento sottotono ma sono entusiasta di fare queste gare: dovrò fare un notevole sforzo mentale. Prima o poi la Francia sbaglierà gara e noi dobbiamo farci trovare pronti, adesso stiamo pure recuperando Leonardi».
E quando batterà Manaudou?
«Florent resta di un altro pianeta, ma non è adesso che devo battere lui ma quando conterà. Certo, anche qui sarà costretto ad andar forte».
Da quando lei ha preso l’argento mondiale, il francese lo guarda diversamente?
«Si comporta diversamente, non dico che mi teme ma almeno mi rispetta. Lui ha una marcia in più: fisicamente parte da un vantaggio enorme, anche se poi in una gara conta pure altro. Per fare ed annullare la differenza non bastano i chili».
Lei è appena stato negli Usa con il gruppo di compagni: cosa ha imparato?
«Soprattutto a fare gruppo, a creare la forza del gruppo: ecco, questa fa più differenza degli allenamenti. Io anche nel mio club cerco di sviluppare questo concetto: con i ragazzi ci stiamo riuscendo».
A Bologna la stanno anche studiando all’Università?
«Col professor Gatta stiamo facendo ottimi test di biomeccanica, serve tutto ormai: il nuoto è anche studio».
L’azzurro più veloce d’inverno e in primavera: stavolta anche d’estate quando conta davvero?
«Il primo salto di qualità è stato fatto: sono il numero 1 in Italia. Ora sto gettando le basi per i Mondiali, l’obiettivo finale è l’Olimpiade. Certo, quest’anno dobbiamo sfruttare anche certe assenze come quella di Magnussen (operato ieri alla spalla, ndr) nell’Australia: siamo in 4 sotto i 49”».
E come se l’immagina la 4x100 a Kazan?
«Nello stadio del Rubin, io che da Bomber segno il gol decisivo...in piscina».
Anche per questo i 100 ormai la stanno appassionando sempre di più?
«Sono curioso di confrontarmi con i francesi, sì è vero i 100 cominciano a piacermi quasi più dei 50, comincio a prendervi confidenza, nei 50 abbiamo già da tempo trovato i lavori giusti da fare. Insomma è arrivato il momento di raccogliere».
Orsi, come si sente ad essere il leader della velocità azzurra e con quel nickname?
«Mi piace trasmettere simpatia e passione: pian piano ho voluto rendere giustizia a un nome che pesa!».
Basta nutella?
«Ma mangio troppi tortellini,la mamma mi vizia: quella è la mia droga».