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 2015  giugno 12 Venerdì calendario

ECCO QUANTO SONO CROLLATI I RICAVI

Negli ultimi cinque anni gli operatori telefonici italiani hanno perso un quarto dei ricavi: 11 miliardi di euro. Si sapeva che le “telco”, come vengono chiamate le aziende del settore, affrontavano un brutto periodo ma un confronto internazionale permette di vedere che sono soprattutto gli operatori italiani ad aver perso terreno. È quanto risulta da uno studio degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, che ha confrontato i bilanci degli operatori di sei Paesi (Stati Uniti, Italia, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito). «Solo la Spagna ha fatto peggio di noi, con un meno 26 per cento; ma lì gli operatori telefonici partivano con un peso maggiore sul Pil, rispetto all’Italia», dice Andrea Rangone, a capo degli Osservatori. Nel Regno Unito la perdita è stata dell’8,5 per cento; in Germania dell’8,2 e in Francia del 17. Negli Stati Uniti addirittura c’è stata una crescita, del 16 per cento.
Il mercato telefonico italiano subisce il mix di crisi dei consumi e di elevati livelli di concorrenza tra operatori (ben quattro). Negli Stati Uniti il mercato è molto più concentrato e non a caso i prezzi, per la telefonia mobile e Internet, sono il doppio dei nostri. «È un paradosso: gli operatori telefonici, con le loro reti, fanno vivere l’economia digitale, che è fortemente espansiva e sta cambiando tutto. Eppure loro perdono soldi», dice Rangone. È in questo clima che si spiega l’imminente matrimonio fra 3 Italia e Wind. Ma anche il rilancio degli investimenti in reti fibra ottica, con il quale gli operatori sperano di riavviare un motore che si è inceppato.