Corriere della Sera 12/6/2015, 12 giugno 2015
UOMINI ARMATI TRAFUGANO IL FERETRO DI TAREQ AZIZ
Rubata la bara con il corpo di Tareq Aziz , il braccio destro di Saddam Hussein, morto in carcere la scorsa settimana. Un gruppo di uomini armati si è introdotto nell’aeroporto di Bagdad e ha prelevato il feretro che stava per essere trasportato in Giordania per la sepoltura. A denunciare l’accaduto la figlia di Aziz, Zeinab, avvertita dalla madre giunta all’aeroporto per accompagnare il marito nell’ultimo viaggio. Gli uomini armati apparterrebbero ad un gruppo paramilitare sciita Asaib Ahl al Haq, una milizia vicina all’Iran. Ziyad, figlio di Aziz, aveva spiegato che per la sepoltura in Giordania non si trattava solo di rispettare le volontà del padre ma anche di impedire che gruppi armati ne profanassero in futuro la tomba. In un Paese, l’Iraq, devastato oltre che dalle lotte intestine anche dall’espansionismo dei terroristi dell’Isis. Richiesta accolta dalle autorità irachene. Che non hanno però fatto nulla per impedire l’ingresso del gruppo armato nello scalo internazionale. «Il gruppo armato che ha preso il corpo aveva il permesso di stare nello scalo», ha spiegato un giornalista di al Jazeera. L’ex braccio destro di Saddam Hussein ha trascorso in carcere gli ultimi 12 anni della sua vita. Si era consegnato ai militari americani nel 2003 dopo l’invasione Usa che aveva portato alla cattura dell’allora presidente Saddam Hussein, poi impiccato. Anche Tareq Aziz era stato condannato a morte, ma l’esecuzione non è mai avvenuta anche in seguito alle molteplici pressioni internazionali a suo favore.