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 2015  giugno 10 Mercoledì calendario

E COSÌ CI FACCIAMO PUBBLICIT


Milano, maggio
Non ricordate a Naomi Watts come sbarcava il lunario a 16 anni: ben prima di girare King Kong o Birdman, l’attrice dal volto (allora) paffuto faceva la pubblicità a un assorbente (Tampax). Mark Ruffalo (l’Hulk di Avengers) da adolescente reclamizzava un detergente anti-brufoli. E perfino Leonardo DiCaprio a 14 anni si cimentava nello spot di Bubble Yum: camicia a quadri, ciuffo selvaggio, faceva bolle rosa giganti dimostrando perizia e sbruffoneria. Tra divi e spot, il passo è breve. E oggi sempre più attori tornano sul «luogo del delitto». Testimonial non solo di auto, gioielli, profumi e balocchi. Ma anche di prodotti basic, dai biscotti ai detergenti, ai cibi fast da mettere in tavola. Antonio Banderas insegna. Se per anni uno come lui fa fortuna con la gallina Rosita (Mulino Bianco) e Kevin Costner non ha paura di «ballare coi tonni» (Rio Mare), altre star li seguono spensieratamente. Ecco allora Michelle Hunziker testimoniare con charme la sua passione per Emmentaler DOP, il celebre formaggio svizzero; ecco Abatantuono che si diverte con Finish («Brindiamo alla presa della pastiglia!»). Mentre Christian De Sica, tra una lunga maratona nei teatri e un film, trova il tempo di pubblicizzare una nota carne in scatola. «Il musical Cinecittà ha avuto un grandissimo successo, con 140 repliche in tutta Italia», racconta a Oggi De Sica. «Mentre quest’inverno ho girato Fraulein di Caterina Carone, film che racconta l’amicizia tra un uomo e una donna, interpretata da Lucia Mascino (protagonista anche della serie Una mamma imperfetta)».

Non le bastavano gli impegni? Come mai anche uno spot?
«Erano anni che non ne facevo, ma sono un veterano della pubblicità. I colleghi mi dicevano: “Sei pazzo, ti rovinerai la carriera, non verranno più al cinema a vederti”. Invece, dopo i primi spot (Parmacotto, Tim) gli spettatori salivano del 45 per cento! E poi il regista per Simmenthal è Luca Miniero con cui ho girato La scuola più bella del mondo. Bravissimo».

Ha accettato subito?
«Mi sono convinto quando sono andato a Milano, dal fondatore dell’azienda, uno che si è fatto da sé. Mi ricordava molto mio padre. Ha aperto davanti a me la scatoletta di carne e l’ha mangiata con gusto. Sono sicuro che questo spot mi porterà tanto. Ci sono persone che non andavano a vedere i miei film di Natale e dopo una pubblicità hanno detto: “Caspita. De Sica sa recitare...”». (ride)

L’avrà fatto anche per denaro.
«Anche. Ma è natuale. sono un attore, non uno scienziato che fa ricerca sui tumori».

Che differenza c’è tra girare uno spot e la scena di un film?
«Di solito si perde molto più tempo per uno spot, in senso buono. Dura 15-20 secondi, ma devi fare arrivare la notizia e divertire in pochissimo tempo: non è facile. Mentre con un film che dura un’ora e mezzo puoi rifarti di una scena sbagliata».

Kevin Costner non ha paura di pubblicizzare un tonno, Michelle Hunziker serve il formaggio. Siete tutti attori per spot?
«Be’ sono tutti bravissimi interpreti. Internazionali. Sono contento che abbiano preso me, un italiano».