www.cinquantamila.it/fiordafiore 10/6/2015, 10 giugno 2015
Ancora arresti per Mafia Capitale • Slitta il piano Ue sui migranti • Putin incontra Renzi e il Papa • Le tasse sulla casa sono arrivate a 42 miliardi • Importiamo soprattutto da Spagna e Danimarca i gameti per la fecondazione eterologa Mafia Capitale Sei arresti per appalti truccati per i lavori di restauro nell’aula Giulio Cesare, casa storica del consiglio comunale di Roma, restaurata in pompa magna cinque anni fa
Ancora arresti per Mafia Capitale • Slitta il piano Ue sui migranti • Putin incontra Renzi e il Papa • Le tasse sulla casa sono arrivate a 42 miliardi • Importiamo soprattutto da Spagna e Danimarca i gameti per la fecondazione eterologa Mafia Capitale Sei arresti per appalti truccati per i lavori di restauro nell’aula Giulio Cesare, casa storica del consiglio comunale di Roma, restaurata in pompa magna cinque anni fa. E poche ore dopo, seduta lampo dell’assemblea, tra cori di contestazione al sindaco Ignazio Marino («onestà», «ti devi dimettere», «tutti a casa», «mafiosi») e applausi ironici della maggioranza, tra urla e insulti di contestatori che cercavano di entrare a Palazzo Senatorio, bloccati dai poliziotti in tenuta anti sommossa. Una giornata drammatica, ieri in Campidoglio dove si è consumato un altro atto di Mafia Capitale che via via sta portando in cella pezzi della politica romana. Una giornata cominciata all’alba, con un’operazione della Guardia di Finanza per appalti manovrati: nel mirino c’è anche quella gara per il restauro - con tanto di touchscreen e badge per votare - dell’Aula Giulio Cesare. Un restyling che l’allora sindaco Alemanno volle inaugurare alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un giorno speciale per la capitale: 20 settembre 2010, i 140 anni dalla Breccia di Porta Pia. La gara sarebbe stata affidata a trattativa privata a Fabrizio Amore, imprenditore coinvolto in Mafia Capitale. L’imprenditore che vince decine di gare pilotate con società fittizie finisce in carcere e con lui altre cinque persone. E alla notizia degli arresti, se ne aggiunge un’altra: Marco Vincenzi, capogruppo Pd alla Regione, pur non essendo indagato, dà le dimissioni dopo che il suo nome finisce in un’informativa dei Ros. Era a lui, secondo gli inquirenti, che si rivolgeva a Salvatore Buzzi per fare approvare un emendamento da un milione e 800 mila euro di finanziamenti per i municipi di Roma e in particolare per quello di Ostia. Tanto è bastato per far radunare sotto il Campidoglio un centinaio e più di persone. Alle tre c’è la seduta del consiglio comunale col sindaco Marino per la surroga dei consiglieri finiti in carcere nella seconda tranche di Mafia Capitale. E a quell’ora, sotto la lupa capitolina, ecco già gli esponenti del M5S, di CasaPound, una delegazione dell’Ncd e i lavoratori della Multiservizi che rischiano il posto. Tutti vogliono entrare. Urlano al sindaco: «Vattene via». Ma i poliziotti in tenuta antisommossa, infilano i caschi e li bloccano. Momenti di tensione, qualche spintone. Un gruppo di persone riesce a conquistare le scale. Invano: la porta a vetri di Palazzo Senatorio viene bloccata. Ed è la prima volta che accade. «Misure di sicurezza», si giustificherà lo staff del sindaco. Intanto, «Onestà» si grida anche dentro l’aula. «Dimissioni». Si alzano cartelli con scritto: «Mafiosi». La seduta dura cinque minuti. E la scena immortalata è quella di Marino che con aria beffarda applaude e fa il segno di vittoria. Lo stesso che farà all’unico contestatore rimasto in piazza, quando a sole ormai calato, se ne andrà via in bicicletta. «Il Campidoglio va disinfettato», il commento di Beppe Grillo sul suo blog. Migranti Slitta a settembre il via libera al piano Ue sul ricollocamento di 40 mila migranti (24 mila dall’Italia): inizialmente la Commissione Ue si era data come scadenza il primo luglio, considerato il carattere d’urgenza del problema legato ai continui sbarchi, ma le divisioni emerse nelle scorse settimane sul meccanismo di ripartizione obbligatoria tra i vari Paesi proposto dalla Commissione Ue non sono state ancora superate. Migranti 2 Oltre un migliaio di migranti sbarcherà oggi sulla coste italiane e tra loro ci sono 40 bambini, dieci hanno meno di un anno. L’ipotesi sempre più probabile è che alla fine si sarà costretti a utilizzare le caserme. Le prime due sono state individuate: una in Lombardia, una in Veneto. Proprio in quelle Regioni dove i governatori stanno facendo muro rispetto al trasferimento degli stranieri approdati nell’ultima settimana nei porti del Sud. Il Viminale non arretra, ieri sono state aggiornate le quote di destinazione ed è stato aumentato il numero dei profughi da assistere al Nord. In Lombardia vanno 520 persone, 735 arrivano in Veneto, 485 in Piemonte mentre rimangono uguali le cifre nel resto d’Italia. Ancora per poco. Già la prossima settimana il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, potrebbe dare indicazioni per l’emissione di una nuova circolare con il reperimento di altri posti. E se la situazione dovesse degenerare non si esclude di arrivare addirittura alla requisizione delle strutture, sia pur ritenendo che sia l’ultima eventualità. Intanto si conferma un fronte contrario tra sindaci e candidati sindaci del Pd, tra cui Casson: «Venezia ha già dato». Putin Questa mattina Vladimir Putin arriva all’Expo alle 10,45, visita il padiglione russo, quello italiano e poi con Matteo Renzi ha un incontro bilaterale, una conferenza stampa e un pranzo. I temi saranno chiaramente Ucraina e le altre crisi nella regione del Medio Oriente. Sulla Libia, dopo il viaggio di Paolo Gentiloni a Mosca la scorsa settimana, Renzi tornerà a chiedere con forza alla Russia di contribuire alla stabilizzazione, invece di insistere con la litania della condanna dell’intervento militare della Nato contro Gheddafi, contro un regime amico. In serata dovrebbe vedere l’amico Silvio Berlusconi, anche se non c’è una conferma ufficiale. Ma nel pomeriggio l’appuntamento è in Vaticano col Papa, alle 17. Putin lo ha chiesto perché sa benissimo che la Chiesa cattolica ucraina sta facendo pressioni forti sul Vaticano perché denunci l’aggressione russa al Donbass e alla Crimea. A Mosca, prima di partire per l’Italia, il portavoce del presidente Dmitri Peskov ha detto chiaramente che Putin si prepara ad essere interrogato: «Se il Papa mostra interesse non ho dubbi che il presidente sarà pronto a chiarire dettagliatamente la posizione della Russia nella crisi ucraina». Case Le imposte sulla casa — il cui fascino sul mercato è tornato ad alzarsi — sono arrivate a livelli stratosferici. Se nel 2011 ammontavano, secondo l’Associazione nazionale costruttori edili, a un gettito per le casse dello Stato pari a 32 miliardi di euro, nel 2014 sono arrivate addirittura a quota 42 miliardi. Eterologa Da quando l’eterologa — la tecnica di fecondazione artificiale con ovociti o spermatozoi di terze persone — è stata liberalizzata dalla Consulta, alle dogane è un gran via vai di ovociti e liquido seminale congelati, ordinati all’estero. Gli italiani non sono preparati, non hanno slancio solidale. L’alternativa, dunque, è lo «shopping» all’estero. Nei primi cinque mesi dell’anno sono così arrivati 855 contenitori delle preziose cellule riproduttive congelate: 441 con liquido seminale, 315 con ovociti (ciascuno contenente tre uova) e 99 con embrioni. Contenitori destinati in tutto a 420 coppie. In cima alla classifica dei Paesi esportatori c’è la Spagna che ha soddisfatto la richiesta di ovociti da parte di 242 coppie. Al secondo posto la Danimarca, Copenaghen, dove ha sede la principale banca mondiale di spermatozoi, la più sicura: novantotto aspiranti genitori utilizzeranno o hanno già utilizzato i gameti di uomini e donne anonime inseguendo il sogno di avere un bebè. (De Bac, Cds)