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 2015  giugno 10 Mercoledì calendario

DORMIRE

«Io ho sempre avuto l’abitudine di andare a dormire tardi. Per fortuna ho sempre avuto allenatori che ci lasciavano tranquilli, solo Capello voleva farci svegliare prestissimo. Mi sono reso conto più volte che dormendo poco prima della gara giocavo bene» (Paolo Maldini).

AZIENDE «Le aziende devono produrre risultati. Speriamo che l’Inter venga messa nelle condizioni di tornare ai successi che hanno caratterizzato la sua storia. Ci sono un ottimo allenatore e un attaccante di razza come Icardi, ma adesso va creata una squadra competitiva» (Marco Tronchetti Provera).

SCOMMESSE «Quando scommetti su una partita di D, dove un giocatore prende 100 euro a gara, e gliene promettono 3 mila, quel giocatore magari lo fa. E’ stato un errore legalizzare le scommesse sui dilettanti. In Inghilterra è normale, hanno un’altra cultura. Viviamo in uno stato biscazziere» (Maurizio Zamparini).

EMOZIONI «Qui non si lotta per lo scudetto, ma si vive di emozioni» (Gian Piero Gasperini).

EXTRATERRESTRE «Ho grande ammirazione per Messi, ma Maradona è stato un extraterrestre. Leo ha battuto tutti i record, però gioca in una squadra di fenomeni. Il Barcellona è abituato a lottare per certi obiettivi e non si può paragonare al nostro Napoli: Diego giocava in un’ottima squadra, ha vinto due scudetti con un club che non ci era mai riuscito» (Ciro Ferrara).

TESTARDO «È stata una grande esperienza, il livello della pallacanestro è ottimo, la gente è super, mi sono trovato benissimo a Cantù. Ci sono un paio d’altre squadre che mi hanno cercato. Ma vorrei tanto finire quello che ho iniziato qui. Sono testardo, non mi piace lasciare le cose a metà. E quest’anno ci siamo fermati troppo presto» (Metta World Peace).

SCUOLA «Quando andavo a scuola, dovevo viaggiare per correre. Anche venti viaggi in tre mesi, ma non ho perso anni a scuola. Poi mi sono trasferito e mi sono staccato dalla famiglia. Ho intrapreso una strada di rinunce. Non avendo subito i risultati, mi sono impegnato di più. Ho imparato a combattere» (Fabio Aru).

SALTARE «Da bambino vedevo saltare mio padre, ho sempre voluto imitarlo. Lo voglio ancora, mi reputo fortunato. Soprattutto adesso che posso condividere buona parte della mia vita con mio fratello Valentin» (Renaud Lavillenie, campione olimpico in carica del salto con l’asta).