Luca Gualtieri, MilanoFinanza 10/6/2015, 10 giugno 2015
MPS METTE 500 MILIONI NEL LEASING
Il Monte dei Paschi rimette in carreggiata la controllata Leasing e Factoring dopo le difficoltà incontrate nell’ultimo biennio. La banca senese ha infatti ricapitalizzato la società per un importo di 500 milioni di euro dopo la perdita da 319 milioni cumulata negli esercizi 2013 e 2014.
Nello specifico, Mps Leasing e Factoring ha abbattuto il capitale per 319 milioni (da 557 a 238 milioni) ai sensi dell’articolo 2.446 del codice civile per poi lanciare un aumento da 500 milioni attraverso l’emissione di 500 milioni di nuove azioni ordinarie senza sovrapprezzo dal valore nominale di un euro. Già lo scorso anno peraltro la società aveva lanciato una ricapitalizzazione da 200 milioni interamente sottoscritta dalla capogruppo. L’unico socio, per l’appunto Rocca Salimbeni, avrebbe già sottoposto l’operazione alla Banca Centrale Europea e alla Banca d’Italia con una lettera inviata il 19 marzo scorso. L’obiettivo, come spiegano i verbali ufficiali consultati da MF-Milano Finanza, è «dotare la società di un buffer patrimoniale a copertura di potenziali dinamiche avverse nell’esercizio corrente nonché rispettare i progressivi incrementi dei requisiti previsti dal phasing-in di Basilea 3». Per la società la perdita di esercizio 2014 ha infatti determinato un deficit di capitale regolamentare di 96,9 milioni, considerando anche il requisito di capital conservation buffer (0,625% degli rwa).
Come detto, il 2014 è stato un anno difficile per Mps Leasing e Factoring, che ha incassato una perdita di 269 milioni, con un margine di intermediazione in calo da 83,2 a 75,8 milioni.
Nel comparto del leasing la società diretta da Lodovico Mazzolin e presieduta da Antonio Marino ha registrato una contrazione dei volumi di stipulato del 24,32% anno su anno, mentre il numero di contratti ha segnato un leggero incremento. Il turnover del factoring invece è calato del 16,90%, con una quota di mercato del 2,75%, in riduzione rispetto al 3,40% del 2013. Lo stock dei crediti dubbi ha segnato un incremento rispetto al 2013 sia per quanto riguarda l’esposizione lorda (+21,66%) che per quella netta (+1,54%). Le ipotesi di budget 2015 prevedono inoltre che la società chiuda l’esercizio con una perdita netta di 51,3 milioni.
La ricapitalizzazione comunque sarà solo una tappa del processo di rilancio della società. Il management punta a infatti a conseguire uno sviluppo contenuto dei volumi commerciali in termini di stipulato leasing e un aumento significativo di quelli relativi al turnover factoring. Si sta poi lavorando per ottenere una leggera crescita degli impieghi, con una contrazione di quelli leasing e una crescita di quelli factoring. È invece attesa una lieve contrazione della redditività sulla nuova produzione, a seguito della riqualificazione del portafoglio e della selezione della nuova clientela. Mps Leasing e Factoring punta infine a mantenere una elevata attenzione al merito creditizio e di un livello adeguato di copertura dei crediti dubbi.
Intanto, dopo la fine della contrattazione dei diritti, l’aumento di capitale della capogruppo è entrato nella settimana finale. Ieri le azioni hanno chiuso la seduta con un rialzo del 3,47% a 1,82 euro con volumi elevati: sono infatti passati di mano 25,4 milioni di pezzi, pari allo 9,963% del capitale. Molti investitori starebbero già esercitando i diritti, operazione che potrà essere eseguita per tutta la settimana.
Luca Gualtieri, MilanoFinanza 10/6/2015