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 2015  giugno 10 Mercoledì calendario

SPOGLIATOIO

«Mi sono stufato delle dinamiche di prima squadra. Le società fanno decidere il meno possibile agli allenatori, la pressione è sempre maggiore. Ho letto che Florentino Perez andava nello spogliatoio di Ancelotti all’intervallo. Non si può fare né al Centro Schuster, la mia prima squadra, né al Real Madrid» (Maurizio Beretta, che dirigerà le giovanili del Cagliari).

GOLF «Nel tempo libero non gioco più a calcio, giusto qualcosa alle partite di beneficenza. Sono diventato golfista, malato di golf. E’ cominciato tutto per caso, a Madrid, nel residence La Moraleja: come tantissimi calciatori abitavamo vicino al green e ogni volta in giardino finivano le palline. Un giorno un maestro mi ha detto: “Perché non provi?”. Da allora non ho più smesso» (Christian Panucci).

RICCHI «Il golf non è più prerogativa dei ricchi, praticarlo costa meno che sciare, solo che gli italiani non lo capiscono. Nei Paesi nordici è più diffuso e popolare del calcio, anche tra i più giovani, specie in Danimarca...» (Francesco Molinari).

RINUNCE «Non mi dispiacerebbe fare l’ambasciatore del nostro sport nel mondo. È un ruolo in cui mi vedo, perché credo di essere uno dei pallavolisti più conosciuti. Sarebbe assurdo cercare un incarico in Nazionale, significherebbe riprendere a fare la vita che ho fatto per 20 anni: ritiri e petto di pollo, pullman, hotel. Nel nostro sport si rinuncia a tutto, anche se è bello» (Gigi Mastrangelo, 40 anni ad agosto).

ZUCCHERO «Se devo fare uno strappo alla mia alimentazione, e voglio farmi un regalo, scelgo una torta al cioccolato. Faccio questa scelta perché nella mia alimentazione oltre al glutine ho eliminato zuccheri e lattosio. L’unico zucchero di cui mi alimento è quello contenuto nella frutta» (Novak Djokovic).

STRESS «Mi diverto a pescare, faccio motocross, giro coi kart. Tutte cose che adoro. Della MotoGP invece mi appassionavano solo le qualifiche. Lo stress della gara e il risultato da ottenere non mi mancano» (Casey Stoner, che tornerà a correre alla 8 Ore di Suzuka, a due anni e mezzo dal ritiro).

ESAMI «Al secondo esame di Economia ho mollato e mi è dispiaciuto. Il fatto è che una volta che sei dentro il calderone del professionismo, non è che manchi il tempo per studiare, ma viene meno la concentrazione per colpa delle eccessive pressioni che ci sono intorno al nostro calcio» (Marco Parolo).