10 giugno 2015
Suicidio Maurizio Foglietti, 50 anni. Comandante Alitalia diventato famoso dopo che a Pasqua, al termine di una lite col fratello, s’era messo a sparare contro il muro di casa sua
Suicidio Maurizio Foglietti, 50 anni. Comandante Alitalia diventato famoso dopo che a Pasqua, al termine di una lite col fratello, s’era messo a sparare contro il muro di casa sua. Allora si raccontò che il Foglietti, il 14 febbraio, aveva pilotato l’aereo del primo viaggio Roma-Palermo del presidente Sergio Mattarella. Dopo il fattaccio degli spari in casa, cercò di tornare alla vita normale, ma fu sospeso dal lavoro e il suo nome affiancato a quello di Andreas Lubitz, pilota della Germanwings che s’era schiantato con l’aereo sulle Alpi francesi. Su Facebook provò a fare autoironia definendosi «pistolero» e facendo battute come: «Era solo per festeggiare la Santa Pasqua. Come l’inizio d’anno a Napoli!». Alla fine però si mise in testa che non sarebbe mai tornato tutto come prima: «Credo che a questo punto sia in atto un complotto contro di me». Poco dopo essere stato denunciato per gli spari, la sera del 7 aprile fu nuovamente portato in caserma per guida in stato di ebbrezza, in seguito a un incidente stradale. A settembre avrebbe dovuto sostenere una nuova visita medico-legale e, se l’avesse superata, forse si sarebbe visto riconsegnare la licenza. Ieri alle 9.30 la governante albanese gli portò il caffè, come sempre. Dopo averlo bevuto, le disse che stava uscendo: scese in garage, si legò una corda al collo, la fissò a una trave di legno e si lasciò penzolare. Accanto a lui, un biglietto per la mamma Fernanda, di anni 91, comincia con la frase: «Nulla ha più senso». Mercoledì mattina, in una casa appena fuori dal centro storico di Todi.