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 2015  giugno 10 Mercoledì calendario

EMMA, TRE UOVA AL GIORNO: «SONO ARRIVATA A 115 ANNI»

Emma Martina Morano classe 1899 (115 anni compiuti il 29 novembre), la “nonna di Verbania” è la donna più longeva d’Italia e d’Europa. Attualmente è terza nella graduatoria mondiale dopo la morte qualche giorno fa dell’americana Gertrude Weaver, che si è spenta all’età di 116 anni e 276 giorni. Il gradino più alto è occupato dalla statunitense Jeralean Talley (che il 23 giugno festeggerà 116 anni) e Susannah Mushatt Jones anch’essa statunitense (nata il 6 luglio 1899). La Morano, che vive sulle sponde piemontesi del Lago Maggiore a Verbania, ha percorso la storia d’Italia da Re Umberto I al presidente del consiglio Matteo Renzi, di undici papi da Leone XIII all’attuale pontefice Francesco. La maggiore di otto figli (tre maschi e cinque femmine, una sorella, Angela, superò i cento anni 19082011), nata a Civiasco in provincia di Vercelli, dalla Valsesia si trasferì con la famiglia in Ossola (Alto Piemonte) per seguire il lavoro del padre. Qui s’imbatté in un clima poco salubre e un medico le consigliò di spostarsi e andare a vivere sul Lago Maggiore a Verbania - evidentemente il medico intuì bene -. Perdette in guerra il suo primo fidanzato, nell’ottobre 1926 sposò Giovanni Martinuzzi. Nel 1937 nacque il loro unico figlio, il quale morì dopo soli sei mesi. Il matrimonio purtroppo, non sortì una vita felice, a seguito dei continui maltrattamenti subiti, e nel 1938 Emma decise di allontanare il marito. Poco tempo fa l’abbiamo incontrata nella sua abitazione a Verbania, nei pressi della Chiesa di San Leonardo, dove vive autonomamente: «Aspettate – precisa sorridendo la vegliarda seduta sulla poltrona prima di fare la foto devo sistemarmi i capelli».
La regolarità nell’alimentazione è stato uno dei fattori vincenti per il raggiungimento dell’invidiabile età di Emma. Ce lo spiega lei stessa: «Colazione alle sei con latte, biscotti e miele, durante il giorno tre uova, due crudi e uno cotto. A pranzo pastina e un po’ di carne macinata, per cena con po’ di latte». A letto ci va molto presto dopo le cinque del pomeriggio, in televisione preferisce i film Western e Rex e tutte le domeniche segue la Messa sul piccolo schermo. Non disdegna i dolci è golosa di cioccolata e soprattutto non possono mancare i gianduiotti. «Di avere una badante non ne vuol sapere, cucina e fa il bucato tutto da sé», ci spiega la signora Cesarina vicina di casa, che insieme alla nipote della Morano Rosamarì durante il giorno va a trovare la signora Emma. «In quest’ultimo periodo – aggiunge Agostino Cappellaro un fedelissimo e premuroso vicino di casa – si è molto affaticata a seguito delle continue visite di giornalisti (di recente una giornalista del New York Times, ndr), fotografi, studiosi e documentaristi. Oramai Emma è una vera star internazionale. Ora però bisogna lasciarla riposare». Da qualche anno il Dna di Emma è sotto osservazione dello staff di George Church, uno dei maggiori genetisti degli Stati Uniti d’America. «La forza della signora Emma è il suo carattere – conferma don Giuseppe Masseroni della parrocchia di San Leonardo grande amico e “angelo custode” della signora Emma – un carattere forgiato dalle tante traversie e tanti problemi incontrati nel suo lungo cammino. Carattere, inciso dalle difficoltà del passato, che però oggi l’aiuta a vincere paure e angosce».