Alessandro Oppes, Affari&Finanza – la Repubblica 8/6/2015, 8 giugno 2015
MISTER ZARA
Amancio Ortega continua a scalare posizioni. Nella classifica dei più ricchi del pianeta, in un solo mese ha superato di slancio prima Carlos Slim e ora Warren Buffett. Con un patrimonio di 63 miliardi di euro, è secondo solo a Bill Gates. Quasi una non notizia, visto che le straordinarie performace di Mr. Zara da tempo non stupiscono più nessuno. Resta però la straordinaria anomalia della presenza, ai piani alti, anzi altissimi, della finanza internazionale di un purosangue della old economy, che solo in tempi molto recenti, giusto per esigenze commerciali, ha deciso di affacciarsi nel mondo di Internet con il rafforzamento del negozio online per i prodotti del suo gruppo Inditex. La base del successo, però, è sempre quella: il tessile. Un campo d’attività nel quale Ortega cominciò dal basso, come garzone di bottega, fino a creare la prima sartoria a La Coruña, e poi la prima fabbrica. Con un intuito per gli affari che gli ha consentito di sconfiggere la concorrenza di giganti come Gap o H&M. E persino negli anni più duri della crisi, a partire dal 2008, quando migliaia di imprese – per lo più rappresentanti della old economy – venivano spazzate via dalla tormenta finanziaria, il vecchio signore del tessile ha continuato a macinare guadagni e incrementare il fatturato.