Andrea Montanari, MilanoFinanza 9/6/2015, 9 giugno 2015
ESSELUNGA HA UN ALTRO NEMICO: CONAD CHIEDE 96 MILIONI
Gli attacchi all’Esselunga non arrivano solo dalle Coop, tirate in ballo dal libro Falce e Carrello di Bernardo Caprotti. Ora l’imprenditore 90enne, a capo del primo gruppo privato italiano della grande distribuzione (6,95 miliardi di ricavi consolidati nel 2014), deve parare anche il colpo di Conad, altro big della gdo da 11,5 miliardi di giro d’affari.
Il consorzio bolognese guidato da Francesco Pugliese, secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza, attraverso le consociate Nordiconad, Margherita e Gd di recente ha intentato un’azione legale nei confronti di Esselunga. Oggetto della causa, già depositata al Tribunale di Bologna, sono «presunti atti di concorrenza sleale tenuti da Esselunga che sarebbero consistiti nell’illegittima richiesta di proroghe di autorizzazioni commerciali per l’esercizio dell’attività di vendita presso il punto vendita di Bologna, in via Guelfa», si legge nella relazione di bilancio 2014 del gruppo fondato da Caprotti e appena depositata. Conad chiede un risarcimento danni notevole: 96 milioni di euro, cifra che equivale alla metà dell’utile netto (193 milioni) realizzato lo scorso anno da Esselunga. Che ovviamente sostiene di avere «forti elementi» per contrastare l’azione legale di Conad.
Intanto ieri mister Esselunga ha ritirato la querela nei confronti del primogenito, Giuseppe, finito sotto processo per diffamazione. «Come padre non vuole che suo figlio venga condannato», hanno detto gli avvocati dell’imprenditore milanese. Si chiude così uno dei numerosi capitoli della saga della famiglia Caprotti che ha visto spesso il padre Bernardo e i figli protagonisti, su fronti opposti, di confronti anche aspri.
Andrea Montanari, MilanoFinanza 9/6/2015