9 giugno 2015
Nicoletta Giannarusto, 47 anni. Casalinga di origini pugliesi, vent’anni fa, dopo un precedente matrimonio da cui era nato un figlio, s’era sposata con Samuele Sebastiani, 51 anni, allevatore di bestiame
Nicoletta Giannarusto, 47 anni. Casalinga di origini pugliesi, vent’anni fa, dopo un precedente matrimonio da cui era nato un figlio, s’era sposata con Samuele Sebastiani, 51 anni, allevatore di bestiame. Con lui aveva messo al mondo quattro figli: tre maschi e la femmina più piccola, di 7 anni. Dicono in paese che ogni tanto le litigate tra moglie e marito finivano a schiaffoni, ma non c’erano mai state denunce e la donna aveva finora cercato sempre un riavvicinamento con il Sebastiani. Ma forse ora era davvero finita, perché aveva deciso di stare qualche giorno lontana da lui. Al suo rientro in casa, il marito prese a farle continue scenate, a manifestare il sospetto che avesse un altro. L’altra sera i tre figli maschi uscirono per andare a giocare una partita di calcetto. Moglie e marito ricominciarono a sbraitare sotto gli occhi della bambina; ma durò solo qualche minuto perché Sebastiani andò in corridoio a prendere una pistola regolarmente detenuta. Con quella sparò tre colpi contro la Giannarusto, l’ultimo lo tenne per sé. Rimase in coma per una notte prima di morire all’ospedale. Fu la bambina a telefonare ai fratelli per farli tornare a casa. Poco dopo le 22 e 30 di domenica 7 giugno, in una villa di Valle Castagna, alle porte di Riofreddo, paese di 900 abitanti fra Lazio e Abruzzo.