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 2015  giugno 09 Martedì calendario

Ancora scontri tra regioni del nord e governo per l’accoglienza ai migranti • Altre assunzioni nel gruppo Fiat • ordine di cattura per il fondatore di Agon Channel • Una donna uccisa dal marito davanti alla figlia • Nel 2050 due terzi della popolazione mondiale vivrà in città • Il balzo dei giovani miliardari cinesi Migranti/1 I governatori di Lombardia, Veneto e Liguria insistono: basta con i migranti

Ancora scontri tra regioni del nord e governo per l’accoglienza ai migranti • Altre assunzioni nel gruppo Fiat • ordine di cattura per il fondatore di Agon Channel • Una donna uccisa dal marito davanti alla figlia • Nel 2050 due terzi della popolazione mondiale vivrà in città • Il balzo dei giovani miliardari cinesi Migranti/1 I governatori di Lombardia, Veneto e Liguria insistono: basta con i migranti. Maroni promette che i fondi ai Comuni della Lombardia che si rendessero disponibili ad accogliere nuovi profughi saranno tagliati. Zaia ribadisce: «Abbiamo già dato, non c’è più posto». Toti sta studiando «politiche che siano incentivanti e disincentivanti. Sarà la prima cosa che faremo». Quanto a Salvini: «Siamo pronti a bloccare le prefetture. Anzi, già da sabato organizzeremo presìdi». Renzi invece pensa a incentivi, anche nel patto di Stabilità, ai Comuni che accolgono i migranti. Alfano dice che farà esattamente «quello che ha fatto Maroni. La Lega ha retto il Viminale a lungo e se voleva cancellare le prefetture ha avuto oltre mille giorni di tempo per farlo». «È evidente che un presidente di Regione non può bloccare l’attività di una prefettura», interviene Raffaele Cantone dell’Autorità nazionale anticorruzione, annunciando il commissariamento del Cara di Mineo. Reazione indignata dei vescovi della Cei. Migranti/2 Intanto sono ormai partiti i pullman che portano al nord 8.406 profughi giunti sulle coste italiane nell’ultima settimana. La quota per la Lombardia era fissata a 2.116 persone e quella per il Veneto a 1.926. Rispettivamente ieri si è deciso di mandare nella prima 450 migranti e 630 nella seconda. Regioni «ribelli» sono certamente la Liguria che dovrebbe accogliere 599 persone e ne ospiterà 350, e la Valle D’Aosta che a fronte di una quota pari a 141 ne prenderà 100. Diverso l’atteggiamento degli altri: 400 stranieri vanno in Piemonte, 250 in Toscana, 150 in Campania, 115 in Abruzzo, 92 in Molise, 55 nelle Marche, 50 in Emilia-Romagna e in Basilicata. Fca Altre 400 assunzioni a Melfi dopo le 600 già annunciate a maggio da Sergio Marchionne. Il ceo delle attività europee, Alfredo Altavilla, ha ieri annunciato ai sindacati firmatari degli accordi aziendali che, dal primo luglio, i 1.500 lavoratori interinali assunti a Melfi per produrre 500x e Renegade, passeranno al contratto a tutele crescenti e saranno dunque stabilizzati. A questi, sempre nella fabbrica lucana, se ne aggiungeranno 600 entro fine anno. Secondo le previsioni di Fca, l’aumento dell’organico e della produzione a Melfi (1.200 auto al giorno per un totale di 400mila all’anno) dovrebbe far aumentare di 4-500 il numero degli addetti anche nelle vicine fabbriche dell’indotto. A Cassino, dove dall’autunno dovrà iniziare la produzione della nuova Alfa Giulia, vengono assunti una cinquantina di team leader. Duecento nuove assunzioni sono state annunciate alla Sevel di Val di Sangro, dove Fca, in joint venture con Peugeot, produce i furgoni. Altri 170 lavoratori entreranno allo stabilimento di Verrone, in Piemonte, dove si producono i cambi. L’azienda non ha però specificato quanti di loro saranno cassintegrati che tornano in fabbrica e quanti invece saranno nuovi assunti. Agon Channel La procura di Tirana ha emesso ieri un ordine di cattura per Francesco Becchetti, proprietario di Agon Channel, il canale televisivo albanese che trasmette anche in Italia. È accusato di «falso in documentazione» e «riciclaggio di denaro». Non è la tv ad essere finita nel mirino degli investigatori albanesi, ma le attività legate al business dell’energia. Però è stato ordinato il sequestro del 60% delle azioni di cinque società: Energia, Cable System, 400Kv, Potere e anche Agonset, azienda che controlla l’emittente. L’inchiesta riguarda le attività nel settore dell’energia, business della famiglia Becchetti: nel 1997 il gruppo aveva vinto gli appalti per la costruzione di una centrale idroelettrica a Kalivac, una delle più grandi del Paese. Progetto mai concluso e che ha avuto strascichi giudiziari con EnelPower e Deutsche Bank. Gli inquirenti sospettano che nel periodo fra il 2007 e il 2013, il 49enne romano avrebbe costruito «un gigante schema di riciclaggio» e avrebbe evaso tasse per 5 milioni di euro. Seguendo la pista dei soldi si arriverebbe ad alte società di proprietà del finanziere che ha interessi nella tv e anche nel calcio con la proprietà del Leyton Orient, squadra che milita nel campionato di Terza categoria inglese. Due anni fa, nel 2013, Becchetti aveva fondato il canale televisivo albanese Agon channel investendo 40 milioni di euro. Senza l’intervento di banche finanziatrici. E questo aveva destato domande e dubbi sulla provenienza dei fondi e la sostenibilità economica dell’avventura. Delitto Nicoletta Giannarusto, 47 anni. Casalinga di origini pugliesi, vent’anni fa, dopo un precedente matrimonio da cui era nato un figlio, s’era sposata con Samuele Sebastiani, 51 anni, allevatore di bestiame. Con lui aveva messo al mondo quattro figli: tre maschi e la femmina più piccola, di 7 anni. Dicono in paese che ogni tanto le litigate tra moglie e marito finivano a schiaffoni, ma non c’erano mai state denunce e la donna aveva finora cercato sempre un riavvicinamento con il Sebastiani. Ma forse ora era davvero finita, perché aveva deciso di stare qualche giorno lontana da lui. Al suo rientro in casa, il marito prese a farle continue scenate, a manifestare il sospetto che avesse un altro. L’altra sera i tre figli maschi uscirono per andare a giocare una partita di calcetto. Moglie e marito ricominciarono a sbraitare sotto gli occhi della bambina; ma durò solo qualche minuto perché Sebastiani andò in corridoio a prendere una pistola regolarmente detenuta. Con quella sparò tre colpi contro la Giannarusto, l’ultimo lo tenne per sé. Rimase in coma per una notte prima di morire all’ospedale. Fu la bambina a telefonare ai fratelli per farli tornare a casa. Poco dopo le 22 e 30 di domenica 7 giugno, in una villa di Valle Castagna, alle porte di Riofreddo, paese di 900 abitanti fra Lazio e Abruzzo. Città Cinquant’anni fa viveva in città solo un terzo della popolazione mondiale, oggi oltre la metà. Entro il 2050 saranno i due terzi. Oggi le regioni più inurbate del mondo sono il Nordamerica, l’America Latina, i Caraibi e l’Europa, ma gli equilibri sono destinati a cambiare: le città crescono più velocemente in Africa e Asia. Oltre un terzo della nuova popolazione urbana, da qui al 2050, risiederà in India, Cina e Nigeria. Nel 1950 le mega-city erano solo New York e Tokyo, nel 2030 diventeranno 41 e 7 delle 10 più grandi saranno in Asia (Tebano, Cds). Giovani Un rapporto di Ubs rivela che in Cina, nel primo trimestre 2015, ogni settimana un giovane è diventato milionario partendo dalla povertà. Per la prima volta, lo scorso anno, i milionari cinesi hanno superato il milione: sei su dieci hanno meno di 35 anni, l’80% meno di 50. In cinque anni il numero dei magnati cinesi under-35 è raddoppiato. Questi si spartiscono una ricchezza privata pari a 13mila miliardi di euro. Uno su quattro ha la laurea, nessuno si sposa prima di 35 anni, tutti vivono in una metropoli e sanno l’inglese, non trascorrono meno di quattordici ore al giorno attaccati allo smartphone, facendo ricerche online al pc, o davanti alla tv. Quasi il 60% dirige un’impresa, il 30% la possiede, gli altri appartengono al livello più alto dei funzionari pubblici (Visetti, Rep). Turisti Due anni fa, per la prima volta, oltre 100 milioni di cinesi hanno fatto una vacanza all’estero. Lo scorso anno i turisti cinesi hanno superato quelli americani per denaro riservato alle ferie in un Paese straniero. Entro il 2020 oltre 200 milioni di giovani consumatori cinesi trascorreranno ogni anno da due a quattro periodi di riposo all’estero (ibidem).