Costanza Ignazzi, Il Messaggero 7/6/2015, 7 giugno 2015
NETFLIX, LA TV DIVENTA TABLET
«La tv del futuro sarà un grande Ipad». Parola di Reed Hastings, creatore e amministratore delegato di Netflix, la più grande piattaforma di video on demand nata negli Stati Uniti che, dal prossimo ottobre, sbarcherà anche in Italia. La notizia è di quelle epocali, attesa da milioni di italiani che finora hanno cercato di accedere alla versione americana. Film e serie tv arriveranno su qualsiasi dispositivo connesso con Internet: smart tv, tablet, smartphone, computer, consolle per videogiochi e TV-box. Basta uno schermo, un collegamento con
la Rete e il gioco è fatto.
L’ANNUNCIO
La notizia è stata data su Twitter in italiano con un hashtag, #ciaoNetflix, diventato subito trend topic. Il “binge-watching”, che all’estero è già entrato nel vocabolario comune, da ottobre (la data precisa non è ancora nota) sarà anche affar nostro: ore e ore di serie tv da guardare senza limiti di tempo e spazio. Sì, perché le puntate di ogni serie sono rese disponibili tutte insieme. Niente più attese spasmodiche per il nuovo episodio e un’offerta di oltre 15mila contenuti anche in Ultra HD 4K, altissima definizione che rivoluziona il modo di guardare la tv. «I consumatori italiani avranno presto un’offerta più ampia tra cui scegliere», ha dichiarato Hastings alla rivista Wired. Il tutto ad un modico prezzo, che partirà da 7,99 euro al mese, «in linea con gli altri Paesi Europei, tutto incluso per accedere a un catalogo digitale di oltre un milione di gigabyte».
I CONTENUTI
Da subito saranno disponibili serie originali Netflix: Marvel’s Daredevil, Sense8, Bloodline, Grace and Frankie, The unbreakable Kimmy Schmidt, oltre a documentari, spettacoli comici e programmi per bambini. Entro fine anno, poi, arriveranno Narcos, Club de Cuervos e Marvel’s Jessica Jones. A disposizione anche i primi film originali della società, tra cui Beasts of No Nation. Si tratterà per l’80 per cento di programmi americani, il 20 sarà in lingua locale. Contenuti ritagliati su misura per ogni utente, con suggerimenti in base ai gusti personali. Il tutto senza pubblicità e con la possibilità di mettersi in pausa e riprendere la visione quando e come si vuole.
LA STORIA
Nata nel 1997 come servizio di noleggio DVD via Internet, dal 2007 Netflix ha puntato sullo streaming on demand e sulla produzione di lungometraggi e serie, come l’ormai leggendaria House of Cards, seguita da Obama in persona, talmente appassionato alle avventure di Frank Underwood da chiedere pubblicamente di evitare gli spoiler. Nel solo 2014 i nuovi utenti del gigante dello streaming sono stati 13 milioni. Una scommessa vincente: negli Usa gli abbonati sono già 40 milioni, 60 milioni considerando gli altri Paesi nei quali è attivo: in Europa è già presente in Francia, Germania, Austria, Svizzera, Belgio e Lussemburgo. E ad ottobre, oltre all’Italia, ar-
riverà anche in Portogallo.
GLI SCENARI
L’avvento di Netflix ha di che far impallidire i vari tentativi di innovazione delle pay tv attualmente sul mercato: Infinity di Mediaset e Sky Online, i servizi nostrani di streaming on demand, al momento non stanno più convincendo e sono chiamati a raccogliere una sfida non indifferente. Per quanto riguarda le società di telecomunicazione, già si vocifera che stiano facendo a gara per un’eventuale partnership con il nuovo arrivato, ma non esistono notizie di accordi esclusivi. Tra i vari scenari si favoleggia già di eventuali investimenti come in Francia, dove Netflix, sbarcata a settembre, ha impegnato 8 milioni per produrre la serie Marseille, una fiction politica, insieme con la storica casa cinematografica Gaumont.
Tante novità, ma anche svariati interrogativi. La prima delusione i fan italiani l’hanno già avuta: nessuna delle serie che hanno reso famosa Netflix sarà disponibile in Italia, almeno non subito, né House of Cards né Orange is the new black. E c’è chi anticipa problemi di connessione: la qualità dei programmi riuscirà a convivere con gli standard e i vari limiti infrastrutturali del nostro Paese? La questione più pungente riguarda la tempistica con la quale i contenuti saranno resi fruibili: potendo guardare lo stesso film, magari appena uscito, comodamente sul divano di casa e a prezzi irrisori, chi investirà più in un biglietto per il cinema? L’industria del settore è avvertita: la rivoluzione di Netflix non si ferma davanti ad alcuno.