Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  giugno 07 Domenica calendario

BERLUSCONI HA SCELTO MR. BEE PER TENERSI IL POTERE SUL MILAN

Come si è arrivati a un cambio di prospettive così decisivo sul pianeta Milan? Come mai Silvio Berlusconi il 2 maggio ha congedato mr Bee Taechaubol (lasciando anche intendere che l’uomo fosse in cerca di popolarità e riallacciando i contatti con le cordate cinesi) e il 5 giugno ha dato l’ok a una trattativa in esclusiva per vendergli il 48% del Milan?
Al di là dell’elemento campagna elettorale (che ha senza dubbio avuto un peso), la risposta a questa domanda rivela molto dell’affare in corso di definizione e dell’accelerata subita nelle ultime quarantotto ore: non è stata tanto una questione di soldi (l’incasso finale di Fininvest potrà anche salire un po’, ma solo in presenza di determinate circostanze) quanto una questione di controllo, dunque di potere. Il 2 maggio non era chiaro che Berlusconi sarebbe rimasto proprietario e dominus del Milan: ora lo è. Allora mr Bee aveva però fatto una prima, decisiva, concessione: accettare di trattare il 49 per cento e non la maggioranza (inizialmente l’offerta era 500 milioni per il 51 per cento). Con la proposta del 2 maggio, però, dopo la quotazione in Borsa (Ipo entro 12 mesi su un mercato asiatico, probabilmente Hong Kong, e forse Milano) Berlusconi avrebbe potuto perdere la maggioranza. Nell’accordo quadro trovato venerdì è specificato che, anche dopo la quotazione, a Fininvest resterà la maggioranza relativa. Una differenza che è stata decisiva, per far precipitare il barometro finanziario verso il bello stabile. Tanto più che poi l’accordo per la trattativa in esclusiva è stato firmato in relativamente poco tempo.
Bee Taechaubol ha avuto l’intelligenza di capire che Berlusconi non avrebbe ceduto su questo: impensabile, per il presidente rossonero che comunque sul tema Milan è sempre preda di mille tormenti, essere messo da parte in un momento di risultati così negativi per la squadra. L’ex Cavaliere vuole essere lui a riportare il Milan in alto, mantenendo un ruolo centrale sul piano della visibilità — il che non guasta —, ma non solo: infatti — a fronte dei 470 milioni che arriveranno da Bee, ma non subito, e di una maxi-valutazione complessiva del Milan di oltre un miliardo — ha dato la disponibilità a mettere, di tasca Fininvest, 150 milioni che verranno impiegati (in gran parte, ma non tutti) per il prossimo mercato. Senza quindi aspettare la scadenza delle otto settimane di trattativa in esclusiva. Quindi Berlusconi resta coinvolto in prima persona, ma realizza il piccolo capolavoro di poter contare su maggiori fondi, dato che — e questo è un antico convincimento — non è più possibile fronteggiare i club dei petrodollari.
Che cosa può succedere ora? È molto improbabile che l’affare salti, ma naturalmente mr Bee, al momento della firma, dovrà dimostrare tutta la solidità delle sue garanzie. Peraltro fin qui si è appoggiato alla banca d’affari degli Emirati Ads e alla Citic Securities cinese, due colossi. Convinti, come Bee — ed è questa la vera ragione dell’investimento, che naturalmente comporta una certa dose di rischio — che con la quotazione in Borsa il valore del club possa anche raddoppiare.
Queste otto settimane saranno comunque molto importanti, perché serviranno per definire, tra la molta carne al fuoco, i patti sociali (per esempio: avrà mr Bee diritto di veto?). Non solo: tra i temi che andranno approfonditi c’è anche quello dello stadio di proprietà al Portello (è attesa una risposta da Fondazione Fiera martedì prossimo), per capire qual è la reale posizione sull’argomento di Taechaubol, la cui opinione positiva non è così certa.
Al momento della firma sapremo anche quali volti nuovi entreranno nel Milan: non sembra assolutamente esserci spazio per Fabio Cannavaro, mentre Nelio Lucas potrebbe fungere da advisor per il mercato.