Roberto Cotroneo, Sette 5/6/2015, 5 giugno 2015
BRASILE NEMMENO IL POLITICO RIESCE A COSTRINGERE GOOGLE ALLA RETTIFICA
Aecio Neves, leader dell’opposizione in Brasile, ha perso una causa contro i motori di ricerca Google, Yahoo e Bing, dopo aver tentato inutilmente di far rimuovere alcuni risultati che lo riguardavano. La vicenda risale ad una inchiesta giudiziaria che sfiorò Neves quando era governatore dello stato di Minas Gerais. Vi fu il sospetto, poi chiarito, di irregolarità in alcune commesse pubbliche. Da allora Neves chiede inutilmente che qualunque ricerca su web che leghi il suo nome alla vicenda non dia risultati. Nella sentenza a suo sfavore, il giudice ammette che le notizie che circolano tuttora nella Rete sono false, ma anche che «regolare tramite filtri le informazioni rappresenterebbe un grave passo all’indietro nella libera manifestazione del pensiero». Gli avvocati di Neves replicano che la richiesta non riguarda la rimozione dei contenuti, ma dei link che ad essi conducono. Secondo round in appello tra qualche mese.