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 2015  giugno 05 Venerdì calendario

ALITALIA-ETIHAD FA CENTRO SUI RICAVI

Da sexy a smart. Cambiano gli aggettivi, ma il succo è lo stesso: se il ceo di Etihad, James Hogan, ama rappresentare la nuova Alitalia come una compagnia «sexy», per l’ad Silvano Cassano è il momento di far decollare anche la «smart company», quella presentata ieri a Fiumicino alla presenza del premier Matteo Renzi e di circa 1.500 dipendenti. «Abbiamo iniziato questa nuova avventura solo cinque mesi fa.
Oggi presentiamo i primi due nuovi aerei che rappresentano davvero il cambiamento. Alitalia deve diventare una smart company, uniamo alla passione la tecnologia». Il simbolo più evidente è la nuova livrea, visibile sull’Airbus A330 Artemisia Gentileschi, che oggi volerà da Roma ad Abu Dhabi: dopo 46 anni è stata abbandonata la tradizionale banda verde che percorreva la fusoliera, mentre sul timone campeggia una A tricolore ancora più grande. «La livrea dei nostri aerei viene universalmente associata all’Italia ed è considerata iconica e immediatamente riconoscibile. Tuttavia era chiaro che avesse bisogno di evolversi per portare Alitalia nel XXI secolo, in modo da realizzare i nostri ambiziosi obiettivi e rispondere alle più esigenti aspettative del mercato», ha spiegato il presidente, Luca Cordero di Montezemolo. La compagnia ha utilizzato per gli interni e per i servizi di bordo marchi come Poltrona Frau, Frette, Richard Ginori e Ferragamo. La connettività wi-fi verrà progressivamente messa a disposizione su tutti gli aerei a lungo raggio. «Il risultato», secondo Cassano, «è un modello di servizio che racchiude le migliori esperienze globali, mantenendo un gusto inconfondibilmente italiano». La presentazione dei nuovi servizi e della nuova livrea avviene esattamente cinque mesi dopo il decollo dalla newco Alitalia Sai, partecipata col 49% da Etihad.
Il giro di boa dei cinque mesi offre l’occasione per un primo bilancio della partnership. Le due compagnie hanno condiviso più di 70mila passeggeri su un numero crescente di voli in codesharing, e assicurano che il fatturato è già in crescita per l’effetto delle nuove rotte. Alla vigilia della presentazione ufficiale di ieri, Alitalia aveva annunciato anche il quarto collegamento di lungo raggio introdotto nel network dall’inizio dell’anno: la compagnia torna a volare in Corea del Sud, dopo oltre 20 anni, confermando il ruolo di ponte verso l’Oriente che le assegna il piano congiunto scritto con Etihad; Seul si aggiunge infatti ai nuovi collegamenti per Abu Dhabi, da Milano e Venezia, e per Shanghai, da Milano. «La vecchia Alitalia aveva un buon brand ma era in difficoltà sotto il profilo del business. Adesso siamo sulla strada giusta per assistere alla rinascita di questa compagnia così rappresentativa, oggi avviata verso una nuova stagione di successi commerciali», ha riassunto il ceo di Etihad, Hogan. «I passi compiuti dal management di Alitalia negli ultimi cinque mesi sono stati ammirevoli. Quella che vediamo oggi è un’azienda più sicura delle proprie capacità. Per la nuova Alitalia, il futuro è luminoso» Nell’anno in corso i benefici delle sinergie sono stimati per Alitalia in oltre 15 milioni di dollari (circa 13,3 milioni di euro). «Abbiamo una solidità finanziaria che ci permette di traguardare il futuro con serenità affrontando le sfide del mercato», può affermare ora Cassano, che intanto ha raggiunto anche un accordo con i sindacati per l’assunzione a tempo indeterminato di 310 persone (circa 200 di queste saranno richiamate in servizio dalla mobilità).
Intanto gli equipaggi, il personale di terra e quello dedicato alle sale riservate negli scali, stanno frequentando corsi d’aggiornamento sull’eccellenza nei rapporti con i clienti nella sede Etihad di Abu Dhabi.
Angela Zoppo, MilanoFinanza 5/6/2015