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 2015  giugno 05 Venerdì calendario

VETTEL TIFOSO: «GILLES UN MITO. HO RIVISTO IN TV LE SUE GARE»

Crescent Street è «LA» zona calda del weekend della Formula 1. Traffico chiuso, bancarelle, spettacoli, migliaia di persone che dal pomeriggio a notte inoltrata fanno festa nei bar che si affacciano sulla strada. È qui che, in una mattinata perfetta, cielo azzurro e sole che scalda, Sebastian Vettel apre il suo fine settimana canadese. «Questa è una delle gare che preferisco — racconta allo stand Ups, quindi a quello Shell, a decine di tifosi che lo ascoltano in religioso silenzio —. La pista è unica, tutta accelerazioni e frenate, i muri vicinissimi, l’errore sempre in agguato, il grip minimo, le strategie fondamentali. E la gente, tantissima. La senti spingerti dalla tribuna, la trovi entusiasta per le strade in città. Sì, venire qui è davvero speciale».
EMOZIONI Farlo indossando il rosso del Cavallino lo è ancor più. «La Ferrari è qualcosa di unico. Lo avevo percepito prima, lo vivo adesso, in una maniera che è quasi incomprensibile. Vedere questa città che si colora di rosso è unico». Questa, poi, è la terra di uno dei grandi idoli dei tifosi del Cavallino: Gilles Villeneuve, al quale è intitolato il circuito sull’isola di Notre Dame. «Gilles è stato una delle figure cruciali della Ferrari e della Formula 1, per questo ancora oggi il suo nome significa molto per gli appassionati. Ho rivisto qualche sua gara, era un personaggio speciale». Vettel è solo all’inizio della sua carriera in rosso, ma può già trarre un mini bilancio della sua nuova vita. «La prima parte di stagione per me ha superato le aspettative. Abbiamo fatto tanti podi, ho vinto una gara. Ho realizzato un sogno, ma ci sono tante ragioni in più per continuare a sognare».
NUOVO MOTORE Soprattutto c’è tanto lavoro da fare. «In squadra ci sono tante brave persone, c’è competenza. Ci serve solo tempo. Quanto non posso dirlo, ma sono fiducioso che li prendiamo». Loro, quelli da prendere, sono la Mercedes, che per Seb «ha ancora un vantaggio enorme. Siamo dietro e teniamo i piedi per terra, lavorando con pazienza». Il lavoro, qui in Canada ha prodotto il debutto del nuovo motore, il terzo esemplare utilizzato da Seb e Kimi Raikkonen in questa stagione, che a fronte dell’utilizzo di 3 gettoni di sviluppo (sui 10 a disposizione della rossa per l’intera stagione) dovrebbe garantire una trentina di cavalli in più. Basteranno per mettere pressione a Lewis Hamilton e Nico Rosberg? «Difficile dire cosa aspettarsi, ma sarà un passo avanti. Abbiamo delle idee su cosa potremo aspettarci, ma di certo non dico a voi quanti cavalli in più abbiamo trovato. E non aspettatevi miracoli da un giorno all’altro». Con i motori contingentati, solo 4 a pilota, preoccupa che la Ferrari sia già a quota tre, mentre la Mercedes proprio qui fornirà ai suoi piloti solo il secondo esemplare. Il rischio che a fine stagione la Ferrari sia costretta a ricorrere a un motore extra (e quindi a penalità) è reale. «Ma ognuno ha il suo approccio, sappiamo quel che facciamo. Per noi questo è il tempo giusto per il terzo motore. E poi gli altri due mica li abbiamo buttati, potremo usarli ancora».
RISCATTO Per un Vettel che si presenta coi piedi di piombo, ecco un Raikkonen che, dopo essere stato punzecchiato da Maurizio Arrivabene a Montecarlo per le qualifiche deludenti, promette riscatto. «Io so dove dobbiamo migliorare, nessuno deve venire a dircelo — parla di sé al plurale —. Ci siamo messi in posizioni difficili tanti sabati, adesso dobbiamo riscattarci». E sul motore glissa a modo suo. «Facciamo sempre cose per migliorare, come tutti in Formula 1. È qualcosa di normale».