Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  giugno 05 Venerdì calendario

CANNAVARO, ESONERO DAL NULLA. AL SUO POSTO SCOLARI

«Ho imparato una cosa nuova nel calcio. Che ti possono cacciare anche se stai facendo bene il tuo lavoro». Pensieri e parole di Fabio Cannavaro, sollevato ieri dalla panchina del Guangzhou Evergrande dove è in arrivo il brasiliano Scolari.
I cinesi sono molto legati ai proverbi e quello della «vendetta da consumare come piatto freddo» hanno saputo metterlo in pratica in modo veramente glaciale. Basta dire che fino a una settimana fa la dirigenza aveva parlato di rinnovo contrattuale con il Pallone d’oro 2006. Ma è evidente che i contatti con Scolari fossero avviati da tempo. Da quando cioè Marcello Lippi ha lasciato la panchina cinese. Quello fu vissuto come uno sgarbo dalla società, che si è vendicata sull’uomo del commissario tecnico azzurro mondiale a Berlino. «Che cosa volete che vi dica? I fatti sono chiari. Lascio la squadra prima in classifica e ai quarti di Champions. Gioca un buon calcio nonostante per infortuni traumatici sono rimasto con i giocatori contati. Abbiamo appena pareggiato 2-2 contro il Tianjin Teda con una squadra interamente cinese, in rimonta. Alla fine, quando sia io sia i giocatori abbiamo saputo della scelta societaria i ragazzi sono scoppiati a piangere e mi hanno abbracciato tutti. Per chi come me è abituato a vivere nello spogliatoio, queste sono le cose che contano di più: sono orgoglioso di quello che abbiamo costruito insieme».
Cannavaro si libera in un periodo in cui può rimettersi in gioco su una panchina europea. «Ora non voglio pensarci. Sto chiudendo questa esperienza di 8 mesi, che rimane preziosa». Fabio, che ha già risolto il contratto con il club cinese, sembra ora attratto dalla situazione politica del movimento: «È successo qualcosa di molto grave e non sono io a scoprirlo. È il momento di rimboccarsi le mani e difendere il calcio giocato, la parte migliore. Con Figo ne abbiamo parlato, condividiamo diverse cose e voglio provare a dare una mano anch’io». Prematuro parlare di candidatura, ma sicuramente Cannavaro da 5 anni, dopo il calcio europeo, ha conosciuto a fondo quello arabo e asiatico. Un’esperienza che potrebbe tornargli utile.