Mimmo Malfitano, La Gazzetta dello Sport 5/6/2015, 5 giugno 2015
LA SFIDA DI MIHAJLOVIC: «PRONTO PER IL MILAN. NON HO PIU’ NEMICI»
La premessa è stata: niente domande sull’attualità e, dunque, sul Milan. Alla fine, però, qualcosa l’ha detto sull’incontro di Arcore di mercoledì sera. Sinisa Mihajlovic ha trascorso la prima giornata da futuro allenatore del Milan, nella splendida città di Amalfi, dove ha ricevuto il premio come miglior allenatore della stagione appena conclusa, nell’ambito della kermesse «Football Leader». In costiera, il tecnico serbo è arrivato nelle primissime ore del pomeriggio, preceduto da sua moglie, Arianna che ha raggiunto l’hotel Saraceno direttamente da Roma, mentre il marito è partito da Linate. Mercoledì sera, Mihajlovic aveva partecipato alla cena con Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, coi quali ha discusso e definito l’accordo per i prossimi tre anni. «E’ stato un incontro formale, ci siamo conosciuti, è stato piacevole. Se ci siamo piaciuti? Non c’era bisogno di piacersi, ho sempre portato rispetto anche quando ero dall’altra parte. Il Milan è una sfida che potrebbe piacermi, sarebbe un’avventura stimolante. Un Milan tutto italiano? Non so, se sarò io l’allenatore allora ve lo saprò dire», ha detto rispondendo alle domande insistenti dei cronisti. E ancora: «Il “mai al Milan”? Le persone cambiano. Quando ero giovane andavo a sottrazione, andavo a dividere il noi dagli altri, avevo bisogno dei nemici perché era quello che mi stimolava. Ho imparato tanto, ho capito tante cose e ora punto ad accumulare esperienze. È facile essere amati da una squadra dove hai giocato, è una sfida invece convincere gli scettici. Poi non so che cosa succederà, ma ora non ho bisogno di nemici. Ho cambiato modo di pensare, a 50 anni è normale». Sulla crisi Milan: «C’è differenza tra oggi e quando giocavo io, non si può parlare solo del Milan, perché è tutto il calcio che si sta livellando verso il basso».
DESTINO È stato un vero e proprio blitz, quello di Arcore, programmato dall’amministratore delegato rossonero, dopo il viaggio di De Laurentiis in Spagna, per trattare Unai Emery. Un’operazione che, in definitiva, aveva fatto saltare l’intesa tra lo stesso ex allenatore della Sampdoria e il presidente del Napoli che, dopo un mese di corteggiamento, ha preferito dirottare il proprio interesse sul tecnico del Siviglia. Due no, dunque, hanno segnato il destino di Sinisa Mihajlovic: il primo, quello di Carlo Ancelotti, che Galliani ha provato a convincere in tutti i modi, ma alla fine si è dovuto arrendere dinanzi al rifiuto dell’ex tecnico del Real Madrid. Il secondo, invece, quello di Unai Emery, che ha costretto De Laurentiis alla resa.
CON FERRERO Ad Amalfi, il neo allenatore del Milan ha ritrovato Massimo Ferrero, il presidente della Sampdoria, col quale s’è intrattenuto a pranzo e ha condiviso il tavolo nel corso della serata di gala. Nel ritirare il premio, il dirigente blucerchiato ha voluto nuovamente elogiare il lavoro svolto da Mihajlovic nella stagione appena conclusa, che ha garantito alla Samp il preliminare di Europa League (per il no alla licenza Uefa del Genoa). «Ringrazio Sinisa, uomo meraviglioso, con lui ho condiviso un percorso straordinario», ha detto Ferrero. L’abbraccio dei due è stato applaudito dai numerosi ospiti presenti alla kermesse. Oltre a Miahjlovic, sono stati premiati anche Marcello Lippi, premio alla carriera, Fabrizio Castori (promosso in A col Carpi) e Maurizio Sarri (salvezza con l’Empoli), come migliori realtà dei campionati di Serie A e B, Piero Ausilio, direttore sportivo dell’Inter, l’allenatore, Gigi De Canio e Massimo Ferrero.
RISOTTO MILANESE Ha ritirato il premio in tutta fretta, il neo allenatore del Milan, e s’è liberato del microfono per evitare accuratamente domande scomode. Ci hanno provato i presentatori a stuzzicarlo, ma lui ha risposto in maniera diplomatica: «È stato un piacere ricevere questo premio, mi auguro che sia il primo di una lunga serie», ha ribattuto alla prima domanda. Poi, gli è stato chiesto del sugo al pesto gustato a casa Berlusconi e alla domanda se gli piacesse il risotto alla milanese, la risposta è stata secca: «No, il risotto proprio no», provocando la risata generale degli ospiti.
RITORNO A MILANO Sinisa Mihajlovic è stato anche l’ospite d’onore alla serata di gala, che s’è conclusa a tarda notte. Stamattina, il tecnico serbo dovrebbe fare ritorno a Roma, mentre all’inizio della prossima settimana volerà nuovamente a Milano per incontrare Adriano Galliani, che domani sarà a Berlino per assistere alla finale di Champions League, e definire gli ultimi dettagli dell’accordo, mentre la presentazione dovrebbe avvenire a metà settimana.