D. Ta., Corriere della Sera 2/6/2015, 2 giugno 2015
PEDAGGIO AUTOSTRADALE? TUTTI CONTRO LA GERMANIA
BERLINO Angela Merkel non avrebbe voluto che la Germania introducesse il pedaggio autostradale per gli stranieri. Durante la campagna elettorale del 2013 aveva detto che non avrebbe sostenuto una legge del genere: la misura avrebbe irradiato in Europa un’immagine di Paese egoista in un momento in cui le critiche sono già molte. Poi, durante le trattative per la formazione del governo, l’ha accettata: il partito gemello della sua Cdu, la bavarese Csu, l’ha pretesa. Lo scorso marzo il Bundestag (il Parlamento) l’ha approvata. Ora, però, l’imbarazzo: Berlino rischia di vedersela bocciare dalla Ue, per cui l’impressione dell’egoismo resterà ma l’introito previsto, attorno ai 500 milioni l’anno, rischia di svanire.
Ieri, in arrivo a Berlino per un incontro con Frau Merkel e il presidente francese François Hollande, il numero uno della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, si è fatto precedere da un’intervista nella quale tra l’altro conferma ciò che ci si aspettava: in quanto «guardiano dei trattati Ue», la Commissione «ora deve studiare se i trattati sono stati violati, se necessario alla Corte europea di giustizia». Possibile finire in tribunale, insomma.
I cristiano-sociali bavaresi hanno voluto il pedaggio sulla base di questo ragionamento: i tedeschi pagano già per l’uso delle autostrade (senza caselli) quando ogni anno versano la tassa di circolazione: non è giusto che l’uso delle Autobahn , in altri Paesi a pagamento per tutti, in Germania sia gratuito per gli stranieri. Il meccanismo è questo: tutti pagheranno il pedaggio autostradale ma i tedeschi potranno poi dedurlo dalla tassa di circolazione. Ed è quest’ultimo passaggio che probabilmente sarà oggetto del ricorso di Bruxelles alla Corte di giustizia. Il leader della Csu Horst Seehofer è convinto che sia più che difendibile, altri lo dubitano. La legge approvata — che aspetta ancora la firma del presidente Joachim Gauck che non ne pare entusiasta — dovrebbe entrare in vigore con il 2016. Il pedaggio sarebbe pagabile per dieci giorni, per due mesi oppure per un anno. Il costo varierebbe a seconda del livello d’inquinamento del veicolo: ad esempio, per dieci giorni di autostrada, cinque euro per i meno inquinanti, dieci per la categoria intermedia, quindici per i più inquinanti. Motociclette, auto elettriche e per handicappati, ambulanze sono escluse.
I camion esteri che attraversano la Germania dovrebbero dunque conteggiare anche questa spesa nel loro bilancio: oltre a quella, non meno contestata, dell’obbligo di pagare a chi guida il salario minimo tedesco (8,50 euro all’ora) per il tempo trascorso sul suolo della Germania. Le mitiche Autobahn diventano esose.