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 2015  giugno 04 Giovedì calendario

SOLO ZAIA PUÒ RISANARE LA SANITÀ DEL LAZIO

Luca Zaia è il vincitore delle elezioni regionali. Ha governato bene per cinque anni e gli elettori lo hanno premiato: il governatore più votato con il 50,1% dei voti mentre la sua lista è stata la più votata, tanto che insieme a quella della Lega hanno raccolto da sole la maggioranza dei consiglieri.
Non gli servono neppure i quattro voti degli eletti di Forza Italia per governare.
Politici di razza dovrebbero essere spediti a governare le situazioni di crisi. Nel caso delle regioni, quelle più indebitate e con una sanità in prolungato disavanzo finanziario. Il Lazio, con i suoi quasi 13 miliardi di euro di debiti accumulati, è l’emblema vivente, sul piano istituzionale, della cattiva gestione della cosa pubblica, tanti debiti sulle generazioni future, tante tasse e addizionali locali record che fanno fuggire capitale umano di qualità ed investitori, servizi di qualità modesta.
Come ha sottolineato la Corte dei Conti lo scorso novembre nel suo ultimo rapporto sulla sanità del Lazio, la situazione rimane molto critica e meriterebbe uno Zaia per almeno un mandato pieno, al posto dei politici de’ noantri tutta comunicazione e Capalbio, per invertire la rotta.
Il deficit nel 2013 è rimasto a un livello elevatissimo, più alto di quello del 2012: 736,7 milioni contro i 720,5 dell’ anno precedente. Dato che va analizzato, per capirlo bene, tenendo a mente la sottolineatura fatta dal ministero dell’Economia: nel 2013 i proventi straordinari una tantum della sanità del Lazio sono stati i più alti d’Italia, pari al 28,5% dell’intero Servizio sanitario nazionale.
Impietosa anche l’analisi della magistratura contabile sulla rete ospedaliera laziale: «La presenza degli ospedali si presenta più diffusa rispetto a quella delle case di cura; una degenza media di oltre il 20% sopra la media nazionale; una percentuale di ricoveri inappropriati più alta, sempre rispetto alla media nazionale; un alto numero di ricoveri ripetuti; un numero alto di personale amministrativo e di addetti per posti letto». Stessa musica per la spesa farmaceutica. «Per quest’ultima, a livello regionale e su base pro capite, la Regione Lazio si presenta come quella che registra il più alto valore in assoluto. Essa, poi, presenta superamenti dei livelli fissati sia per ciò che riguarda il tetto della spesa territoriale (1,50%) che della spesa farmaceutica ospedaliera (0,70%)».
Insomma, nella stagione della rottamazione fattasi governo, per risolvere situazioni di prolungato disequilibrio finanziario che si trasforma in insostenibile pressione fiscale, sarebbe cosa buona e giusta affidare ai governatori che si sono dimostrati più capaci sul campo la gestione delle patate bollenti regionali. Nominare Zaia governatore a Roma avrebbe una forte portata innovativa.
Edoardo Narduzzi, MilanoFinanza 4/6/2015