Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  maggio 30 Sabato calendario

DONNE SOLDATO? SÌ, MA VERGINI


Le donne soldato non fanno più notizia da parecchi anni? Prima di esserne certi, chiedetelo alle ragazze che vorrebbero entrare nelle forze armate indonesiane. Da quelle parti, secondo una denuncia di Human Rights Watch, l’arruolamento femminile è possibile soltanto dopo una visita che accerti la verginità della candidata. Non capite cosa c’entri la verginità con la propensione alla vita militare? Allora fate attenzione a quel che dice il maggiore generale Fuad Basya, responsabile dell’informazione dell’esercito: «Se non facessimo così qualche giovane con brutte abitudini potrebbe diventare membro delle forze armate. I soldati devono difendere la nazione e la sua sovranità, si tratta di un compito altissimo e se la candidata non fosse vergine risulterebbe inadatta a svolgere questo ruolo». Come è noto l’Indonesia è il più grande paese musulmano del mondo, ma le proteste si sono subito fatte sentire. E così sono emersi altri dettagli: l’aeronautica militare e la marina da anni sottopongono al test della verginità le fidanzate dei militari, in modo che le loro future famiglie non vengano “inquinate”. E sull’esempio delle forze armate anche la polizia e alcune amministrazioni civili hanno adottato lo stesso metro. Le dottoresse che dovrebbero provvedere ed emettere la sentenza, però, sono sempre meno disponibili. Anche quelle militari, che obbediscono a ordini ricevuti. Vuoi vedere che alla faccia del maggiore generale Fuad Basya non tutte le reclute sono adatte al loro altissimo compito?