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 2015  giugno 03 Mercoledì calendario

BENVENUTA CAITLYN. TUTTI PAZZI PER SUPERMAN DIVENUTO DONNA

Bruce Jenner, il campione olimpico nel decathlon ai Giochi di Montreal ’76, non esiste più. Ora c’è Caitlyn un’affascinante signora di 65 anni: capelli lunghi, sguardo sensuale, occhi svegli e felici che guardano lontano. Ora c’è la sua foto, che farà da copertina a Vanity Fair in uscita il 9 giugno, a sigillare l’avvenuta trasformazione: una metamorfosi difficile, fisicamente e soprattutto psicologicamente. Ora ci sono quegli splendidi ritratti affidati alla lente della talentuosa Annie Leibovitz, che consegnano alla cronaca la morte virtuale del superman di una delle discipline più toste dell’atletica e sanciscono la nascita di una nuova persona con davanti a sé una nuova vita. Poi c’è il lungo racconto scritto da Buzz Bissinger, un premio Pulitzer scelto non a caso dalla rivista Usa: un paio di anni fa aveva confessato di essere un cross-dresser e un feticista di capi di abbigliamento femminile in pelle.
Vanity Fair ha puntato alto e già lunedì sera il suo sito è stato preso d’assalto: più di 6 milioni di visitatori unici e l’articolo scoop in vendita a 4.99 dollari comprato da migliaia di lettori. Ma non solo. Nelle prime quattro ore l’account twitter di Caitlyn Jenner (@Caitlyn_Jenner), appena aperto, ha superato il milione di follower, più di quanto fosse riuscito a Barack Obama con quello personale (@POTUS) pochi giorni fa, che per raggiungere lo stesso traguardo ne aveva impiegate cinque. Ora il Presidente ha 2.5 milioni di seguaci, Jenner supera i 2.1 (in appena 24 ore e continua a salire ogni minuto). «Dopo una lunga battaglia sono felice di poter essere finalmente me stessa. Benvenuta al mondo Caitlyn. Non vedo l’ora di conoscerla/mi», ha scritto. E’ stato questo il suo primo cinguettio che ha avuto per adesso 256 mila retweet ed è stato favorito da 375 mila persone. Possibile tanto successo per una storia di cui si era a conoscenza da mesi (l’annuncio era del dicembre scorso) e tale da eguagliare uno degli uomini più potenti della Terra? Perché il mondo dei trasgender è sotto certi aspetti tuttora misterioso, anche nel 2015. Incuriosisce e forse sciocca. Lo stesso autore del lungo articolo ha ammesso: «Ho trascorso tre mesi con Bruce, l’uomo. E poi svariate ore con Caitlyn, una donna. All’inizio è stato bizzarro e chi sostiene che non sia così non dice la verità».
Ieri, la nuova fisionomia del fu Bruce e il cambio di genere erano gli argomenti più dibattuti sui network tv. Le indiscrezioni anche più pepate spiattellate nei salotti americani, spesso bigotti, senza la solita misurata compostezza. E’ Caitlyn, nell’intervista concessa a Vanity, che sgombra ogni dubbio su certe questioni: «Sono sempre stata attratta dalle donne, ma non sono sicura di che cosa accadrà nel futuro. Se hai una lista di dieci ragioni per cui ti sottoponi a una trasformazione di genere, il sesso viene all’ultimo posto». L’esperta chirurga, Marci Bowers, anche lei un trasgender, ha dichiarato al Daily News che una cosa è l’identità sessuale, un’altra è l’orientamento. «Non è importante con chi vai a letto, ma chi sei quando ti metti sotto le lenzuola». E ha aggiunto: «Soltanto il 50% di chi sceglie di diventare donna decide poi per la totale metamorfosi». E Jenner ha confermato che per ora non ha alcuna intenzione di operarsi ai genitali.
Accontentati i morbosi con questi particolari, ci sono quelli che Caitlyn racconta della sua passata esistenza, condotta spesso nella bugia. Spiega che aveva iniziato un primo percorso di cambio di identità già dopo aver vinto la l’oro: «Sotto giacca e pantaloni indossavo reggiseno e mutandine. E pensavo: “Non sanno molto di me”. E allora mi sentivo un vigliacco, perché non potevo rivelare la mia vera storia: c’erano così tante altre cose da aggiungere oltre a quelle 48 ore trascorse dentro lo stadio olimpico. I figli, incluse le sorelle Kardashian adottate da Jenner nel suo terzo matrimonio, l’hanno presa bene e glielo hanno fatto sapere su Twitter. Era la cosa che più gli premeva. La 17enne Kylie ha scritto: «Sei il mio angelo sulla Terra». Mentre la modella 19enne, Kendall, ha postato: «Come sei bella. Sii felice e conduci la tua vita a modo tuo». Gli attestati che non sperava di ricevere, perché se aveva mantenuto il segreto così a lungo era proprio perché temeva di perdere il sostegno dei suoi figli che gli hanno sempre rimproverato di essere un pessimo padre. Burt, 36 anni, avuto nelle prime nozze con Chrystie Crownover, dice con una punta di affettuosa polemica: «Sono fiducioso che Caitlyn sarà una persona migliore di Bruce».
Alla fama della sua carriera nel decatlon si è aggiunta quella vissuta con la terza moglie, Kris, nel reality show «Keeping up with the Kardashians». Nel febbraio 2015, Bruce era stato coinvolto in un incidente stradale a Malibu in cui una donna aveva perso la vita e altre otto persone erano rimaste ferite. Adesso sarà Caitlyn a doversi difendere da una causa intentata dai figli della vittima. Nei mesi in cui si stava trasformando in una affascinante signora, ha avuto anche momenti di panico: «Cominci a dubitare di te stessa e a chiederti se hai fatto le scelte giuste». Ha chiarito: «Non mi sono sottoposta a questo procedimento per risultare più interessante, ma per vivere». Il 26 luglio debutterà sul canale E! un altro reality di cui stavolta sarà protagonista, dopo aver accettato di essere seguito dalle telecamere durante questi ultimi mesi: otto episodi di un’ora, che potrebbero ottenere indici di ascolto impensabili.
Perché storie così, è ormai provato, hanno il potere di catturare l’immaginario collettivo. La confessione a cuore aperto rilasciata sulla Abc a Diane Sawyer solo qualche settimana fa aveva ottenuto un’audience pazzesca con 17 milioni di spettatori incollata ai teleschermi. Il 15 luglio alla serata degli Espy, che sarà il suo debutto pubblico, gli verrà assegnato l’Arthur Ashe Courage Award, conferito in precedenza a personaggi come Muhammad Ali e Nelson Mandela. Più stimata Caitlyn di Bruce, sicuramente più genuina. «Finalmente sono libera», ha detto mentre dava un’occhiata alla medaglia d’oro appoggiata sul tavolo della sua nuova casa. E ha aggiunto: «Quel giorno a Montreal è stato fantastico, ma questi che sto vivendo adesso sono molto meglio». E’ la frase che chiude il racconto di Vanity Fair, il seguito è ancora tutto da scrivere.