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 2015  giugno 03 Mercoledì calendario

PERISCOPIO

È scomparso con le elezioni regionali, il partito della Nazione. È stato sostituto dal solito Pd, fatto di baronie locali al Sud e di stagionati mandarini nelle regioni rosse. Antonio Polito. Corsera.

Ho timore di dargli il bacio della morte, ma essendomi andata bene con Bush, Ratzinger, Napolitano, Berlusconi e Renzi, per vent’anni tondi and counting, ed essendo ora De Luca il candidato doppio di Matteo e del Cav., che lo ha elogiato con tatto squisito per la sua presentabilità eleggibile, un bacino pudico voglio inviarglielo. Stefano Caldoro va benissimo, è un socialista rimasto sempre giovane e modesto, ahi molto, troppo modesto, e ha fatto o non ha fatto tra il lusco e il brusco. Ma De Luca è di un’altra razza politica. Ha l’aria di conoscere il territorio, di sapersi destreggiare con cuore docile e mano ferma tra bene e male, irride i miti facili («La moralità Enrico Berlinguer Così moriamo. Fra gli applausi, ma moriamo»); ha fair play («Che Dio maledica Crozza, devo dire che la sua è una performance straordinaria»); è sovranamente sarcastico e aforistico («Casaleggio? Uno che dopo i cinquant’anni sta lì tutte le mattine a farsi la permanente è capace di ogni delitto»); liquidatorio («Grillo? Sta con il panzone al sole nella villa di Marina di Bibbona, poi mette gli occhiali Ray Ban a specchio e va a fare le consultazioni ohei che siamo al teatro? Al circo equestre?»); è bipartisan («Gasparri? È una strana mescolanza di umano e di pinguino»); è scientifico, preciso, chirurgico («I giornalisti? Cialtroni imbecilli sfessati e pinguini»): ve l’ho detto, è ’nu ddio. Giuliano Ferrara, prima della elezioni di De Luca alla presidenza della Regione Campania. Il Foglio.

L’Antimafia diretta dalla Bindi non può svolgere funzioni di supplenza degli altri organi costituzionali. Si è poi trattato, nel caos dei cosiddetti «impresentabili», di un intervento fuori tempo massimo. La lista, se volevano proprio, la doveva rendere pubblica prima, oppure nulla. E poi che c’entra l’Antimafia con questi reati? E come fa mia moglie Sandra a replicare, se c’è il silenzio elettorale? Con la lentezza della giustizia penale, uno resta sotto processo per decenni e diventa un eterno incandidabile. Clemente Mastella, Udc (Tommaso Ciriaco). la Repubblica.

Quando qualcuno, non conoscendomi e riconoscendomi, mi chiede: «Ma lei è il giornalista ?», io rispondo: «Nessuno è perfetto ». Cesare Lanza. Alle cinque della sera.it

Giovane incensurato e militare irreprensibile, nel linguaggio del collegio difensivo, ammazza la moglie. Condannato nel 2012 all’ergastolo, pena che scende a 30 anni nel 2013 e a 20 anni nel 2015, essendo cancellata l’aggravante della crudeltà. Sentenza molto difficile da capire in generale, non solo da chi sta pensando di ammazzare la moglie, e non è il mio a caso. Si tratta di fissare la soglia della crudeltà, visto che 35 coltellate portano uno sconto di dieci anni. Quante coltellate servirebbero per rendere crudele un delitto? Più di 50? Più di 75? Una cosa più sbrigativa, tipo una fucilata, garantirebbe qualche altro sconto? Il codice fa differenza tra crudele, efferato, feroce, disumano, spietato? Secondo gli aspiranti Rambo che dicono la loro sul web, l’irreprensibile militare sarebbe vittima di un errore giudiziario. Perché, in quanto militare e istruttore di militari, doveva sapere che un colpo di coltello è sufficiente ma, soprattutto, non avrebbe lasciato agonizzare la vittima, correndo il rischio che lo denunciasse con l’ultimo respiro. I 35 colpi, cioè 34 di troppo, sarebbero una prova d’innocenza. Gianni Mura. la Repubblica.

E va bene, bene Marchionne, bene Fiat Chrysler, bene la Renegade e la Fiat 500, bene il mercato, bene Melfi, bene i selfie, bene Renzi, bene gli applausi degli operai, bene i nuovi modelli in programma, bene gli investimenti confermati e cresciuti, bene Squinzi che comincia a capire, bene Confindustria che non conta più un tubo, bene le mille assunzioni ulteriori, bene, bene, ma non è che due brillanti analisti come Lerner e il senatore Mucchetti possono finire al manicomio. Andrea Marcenario, scrittore satirico. Il Foglio.

Non mi pare che Berlusconi abbia mai fatto mistero della sua passione per le donne. Ha lasciato che gli elettori decidessero se quello era un problema. E gli elettori lo hanno tenuto al potere per molti anni. Michael Dobbs, autore di House of cards e già consulente di Margareth Thatcher (Vittorio Zincone). Sette.

Proprio non riesco a comprendere la politica estera americana: tutti gli interventi che hanno fatto gli americani si sono ritorti contro. Penso alla questione irachena. Per anni hanno combattuto l’Iran e poi gli hanno consegnato tre quarti dell’Iraq perché gli sciiti iracheni sono fratelli gemelli degli iraniani. Sono la stessa gente, antropologicamente, religiosamente e ideologicamente. Massimo Fini, scrittore. Il Giornale.

Fin dall’inizio della politica italiana, ai tempi dei guelfi e dei ghibellini, essa non è un progetto di trasformazione della realtà, ma un’impresa di appropriazione e di spartizione del potere. La politica non è interesse pubblico, ma un affare privato. E privato, cioè utilizzabile a proprio piacimento e per propri scopi, diventa necessariamente anche lo Stato, le cui risorse sono impiegate per perpetuare il potere personale e familiare di chi se ne è impadronito. Fabrizio Rondolino, L’Italia non esiste. Mondadori, 2011.

Un po’ di sottomarini, un po’ di scaramucce, un sacco di satelliti, qualche modellino sganciato dall’Air Drone One, e via così. Massimo Bucchi, scrittore satirico. ilvenerdì.

I grandi, in fondo, non sono che bambini sopravissuti. Nadia Terranova, Gli anni al contrario. Einaudi.

Non mi fido di chi non ha un lato oscuro. Avengers: age of ultron. Film.

Quando gli storici, nel futuro, dovranno registrare il passaggio all’era senza domestici, faranno bene a sfogliare sui giornali le pagine degli ultimi annunci economici, alcuni semplicemente strazianti; coniugi, senza bambini, senza pretese, con lavastoviglie, stenditori automatici eccetera, cercherebbero cameriera senza obbligo bucato, televisore in camera. Luca Goldoni, È gradito l’abito scuro. Mondadori, 1972.

La regola è che nulla a Venezia esiste come altrove. Fernand Braudel, storico del Mediterraneo. Le Point.

Coca-Cola cerca in Italia centinaia di dipendenti. Ma non rivelerà mai per far cosa. Gianni Macheda.

I posteri si dimenticheranno di me e così non mi chiederanno più prefazioni e recensioni. Roberto Gervaso. Messaggero.
Paolo Siepi, ItaliaOggi 3/6/2015