Paolo Giordano, Il Giornale 30/5/2015, 30 maggio 2015
AL MAB BALLANO I BALLERINI DEL FUTURO
Il «Mab» è uno di quei premi che contribuiscono fino in fondo alla disciplina della quale si occupano. In questo caso la danza. Al Teatro Manzoni di Milano l’altra sera è andata in scena la parte finale di un concorso lungo tanti mesi, frutto di selezioni accurate e opportune valutazioni da parte degli esperti. Si intitola appunto «Mab» in onore di Maria Antonietta Berlusconi, sorella minore di Silvio e Paolo, che lo ha fondato nel 2002 giusto per dare visibilità ai giovani che decidono per passione e competenza di sfidare il futuro ballando. Un premio destinato a crescere anche grazie alla stima e all’attenzione che lo accoglie ogni anno. Non per nulla, nella serata finale seguita da una platea tutta esaurita, la regina della danza italiana, ossia Carla Fracci, faceva parte della giuria insieme con altri esperti e come Edoardo Sylos Labini, e l’elegantissima Rossella Brescia teneva sul palco il ritmo delle premiazioni. Insomma una festa. E molto importante è la divisione tra i premiati. La Primavera, nella quale ha trionfato la brava Rebecca Luca (due premi per lei, il «Gioia di danzare» e il «Primavera»). I Juniores, dominati da Linda Giubelli e i Seniores che hanno incoronato Daniele Francesco Coa. E se l’autorevole competenza di Roberto Fascilla, già etoile del Teatro alla Scala e direttore del Ballo al San Carlo di Napoli, riesce sempre a sovrintendere tutto, il coordinator manager Gisella Zilembo garantisce con passione che la «macchina» del premio» non perda un colpo. «Devo ringraziare Maria Antonietta Berlusconi - ha detto la Fracci - perché è riuscita a dare molta gioia alla danza e la ricordo con amore quando veniva a trovarmi in camerino anche nelle piazze e nei luoghi meno ufficiali nei quali in decenni sono riuscita a portare il mio ballo». In poche parole, il «Mab» è uno dei crocevia della danza del futuro. A base di talento e merito.