Mario Ajello, Il Messaggero 30/5/2015, 30 maggio 2015
TRA ASSOLUZIONI IN PRIMO GRADO ED ERRORI I SEDICI DELLA BLACK LIST DANNO BATTAGLIA
ROMA Alcuni del 16 della lettera scarlatta hanno volti un po’ così e però la fisiognomica non prevede condanne politiche. Altri hanno storie come questa di Carmela Grimaldi, in corsa in Campania con la lista vicina a Nick ’o ’mericano (il forzista Nicola Cosentino, attualmente in carcere) ma a sostegno del centrosinistra di De Luca. Fu inquisita in qualità di assistente sociale per avere assistito la moglie di un boss. Poi è stata prosciolta con tante scuse, e ora sorride nei santini elettorali. «Ma la Bindi vuole rovinare la corsa a me? Non glielo permetterò!». Oppure ecco, nella black list tardiva e pasticciata, Biagio Iacolare, centrista campano, vuole denunciare la Bindi (la quale: «Ma non ho fatto tutto da sola») e i suoi commissari perchè sostiene di essere uscito «pulito, anzi pulitissimo» dal procedimento per «trasferimento fraudolento di valori».
LE VERIFICHE
E dopo breve verifica il nome di Iacolare appena inserito viene depennato con tante scuse, ed è subito sottrazione: da 17 a 16 i (presunti) malamente. E Iacolare è out, in quanto i dati giudiziari esaminati dall’Anti-mafia sono vecchi e non c’è scritto che non aveva compiuto nessun reato, secondo la Cassazione. E Domenico Elefante, 57 anni, in corsa nella lista comune a sostegno di De Luca di Scelta Civica e Centro democratico? L’unica cosa che si conosce di lui è che è stato assolto, anzi se ne conoscono anche altre e si possono vedere sul suo profilo Facebook: i selfie che lo ritraggono con politici importanti tra cui De Luca e con vip come il comico napoletano Alessandro Siani. Cento occhi, dei cinquanta commissari Anti-mafia, evidentemente non sono bastati per appurare la sua situazione. E’ stato prescritto, per corruzione aggravata, il reato di Giovanni Copertino, pugliese, 62 anni, ex ufficiale della Forestale in congedo e politico di lungo corso fino ad approdare a Forza Italia e al sostegno della Poli Bortone. «Che cosa faccio ora? Non continuo la campagna elettorale perchè sta per scattare il silenzio pre-voto. Ma per il resto non cambia niente. Io sono pulito e spero di essere eletto».
I CONSENSI
Uno così sarà pure impresentabile ma Copertino viene considerato nelle sue zone baresi un buon portatore di voti. Altri della black list campano-pugliese gli somigliano, ma altri no. E comunque ognuno ha le sue storie, ciascuno il suo contesto e l’etichetta di impresentabili che li accomuna tutti fa immaginare una setta complice in una serie americana ma così non è. Tra i pesi massimi della presunta impresentabilità, ecco Lady Mastella. Sandra, Sandrona o Sandrina. Ha guidato il Consiglio regionale campano, è la regina di Ceppaloni. Le dicono ieri all’ora di pranzo: sei nella lista Bindi. E lei: «Io nella lista nera? Ma so’ pazzi!». Poi: «Ho solo assoluzioni. E non sono presentabile, sono presentabilissima!». Dal punto di vista del Cencelli, la bad company è così popolata: 4 pugliesi (due sostengono il candidato governatore fittiano, Schittulli, uno il democrat Emiliano e uno la berlusconiana Poli Bortone) e 12 campani: 8 di questi stanno con Caldoro, 4 con De Luca e questi ultimi sono meno degli altri ma la presenza del nome del candidato presidente dem equilibra lo squilibrio. Fabio Ladisa, in corsa in Puglia con Emiliano presidente, si racconta così: «Fui denunciato per furto di assegno nel 2011, ancora aspetto il giudizio ma vi assicuro che ho un unico neo: ogni tanto lascio la macchina in doppia fila». E ora: «Mi rivolgerò, contro la Bindi, alla Corte europea dei diritti dell’uomo». Il capo d’imputazione che lo riguarda non rientra tra quelli del codice di autoregolamentazione approvato dalla commissione anti-mafia.
IL COMMERCIALISTA
Il fittiano Massimiliano Oggiano, 46 anni, giù in Puglia, fa il commercialista ma anche il consigliere comunale a Brindisi. Sbotta: «Impresentabile io? Ma io in primo grado sono stato assolto! E pure con formula piena, perchè il fatto non sussiste». L’accusa era concorso esterno in associazione mafiosa. E in queste ore, Oggiano ha chiamato Raffaele Fitto, perchè è in corsa con Schittulli che è il candidato dello scissionista pugliese di Forza Italia. Fitto non s’è arrabbiato, pare. Ma davvero non le ha detto, candidato Oggiaro, che gli sta facendo fare una brutta figura? «Mi ha solo pregato di chiarire subito la mia posizione, che è quella che ho detto. Poi i cittadini diranno se sono presentabile oppure no». Luciano Passariello, 54 anni, campano, è di Fratelli d’Italia ed è sotto processo per aver acquistato un’imbarcazione con soldi non suoi. «Macchè, non è vero», spiega: «Ho anche portato ai giudici tutti i bonifici e sarò assolto il prossimo 18 giugno quando ci sarà la prima udienza». E lui sarà già consigliere, oppure no.
ha collaborato Antonio Calitri