Davide Vecchi, il Fatto Quotidiano 30/5/2015, 30 maggio 2015
TRA OSPEDALI E STRADE, ECCO CHI È L’UOMO CHE SALVERÀ L’UNITÀ
Oltre l’opera c’è la politica. E Massimo Pessina di opere ne ha realizzate tante. Un po’ per tutti. Il palazzo della Regione Lombardia da 200 milioni di euro, per esempio, è un’idea di Roberto Formigoni mentre la Milano-Serravalle era l’Eldorado di Filippo Penati. È finita con l’ex sindaco di Sesto indagato e costretto a eclissarsi dal panorama politico, ma l’autostrada è lì. E il gruppo Pessina ha in mano anche la Teem, la tangenziale est esterna milanese, sempre pensata da Penati. All’ex presidente della Provincia, Pessina finanziò anche la campagna elettorale con un contributo di 15 mila euro. Sembrava promettere bene.
Non stupisce dunque che il gruppo si sia aggiudicato l’appalto da 175 milioni di euro per realizzare il mega ospedale di La Spezia dalla Regione di Claudio Burlando e firmato dall’assessore Raffaella Paita appena una settimana fa, quindi da candidata governatore per il Pd. Un appalto per cui il governo guidato dal segretario del Pd, Matteo Renzi, ha già stanziato 119 milioni. Lo stesso premier che sta resuscitando l’Unità. A riportare in edicola il giornale del Pd (del premier) ci penserà Pessina. Pure Renzi e la Paita sembrano promettere bene.
Nel particolare triangolo Pessina, va detto, si è trovato casualmente: è stato l’unico a partecipare alla gara d’appalto per l’ospedale di La Spezia. E il gruppo è inoltre già attivo nel settore. Ha da poco inaugurato la struttura di Garbagnate, dopo aver realizzato il nosocomio di Vimercate. Entrambi in project financing per Infrastrutture Lombarde, la società per azioni voluta e creata da Formigoni e per quasi due decenni guidata da Antonio Rognoni, arrestato nel marzo 2014 con altre sette persone accusate di associazione per delinquere e a vario titolo truffa, turbativa d’asta e falso.
Per quanto riguarda la manifestazione d’interesse di Pessina per l’Unità, invece, non è di certo recente. Risale a inizio giugno 2014. L’appalto per l’ospedale è successivo: 21 giugno. Pessina figura poi nella cordata con Guido Veneziani e la fondazione Eyu del Pd nata in nel gennaio scorso. Ma nell’ultima settimana l’editore del gossip – indagato dalla procura di Asti per bancarotta fraudolenta e bancarotta semplice per la vicenda della stamperia piemontese Roto Alba – ha ceduto la maggioranza a Guido Stefanelli, amministrato delegato della società Pessina che così da partner di minoranza della cortata è salito al 75% delle quote, mentre Veneziani è sceso al 20% e la fondazione Eyu è rimasta al 5%.
Il nesso tra l’appalto dell’ospedale di La Spezia e l’interesse per il quotidiano fondata da Gramsci è negato dallo stesso Pessina. Ieri il gruppo è intervenuto con una nota per diffidare gli esponenti politici “che per motivi elettorali hanno deciso di infangare il nome della società, arbitrariamente sovrapponendo l’assegnazione dell’appalto per la costruzione e gestione del nuovo ospedale di La Spezia, con la partecipazione alla nuova azienda editrice che sta lavorando per riportare il giornale l’Unità in edicola”. Pessina ha anche minacciato querela al Fatto e a Il Giornale per aver riportato la notizia dell’appalto specificando che “nella vicenda che riguarda l’assegnazione dell’appalto la Pessina ha partecipato ad una regolare procedura di gara pubblica bandita in data 21 giugno 2014, in conformità alla disciplina del Codice dei contratti pubblici. Altri competitori hanno manifestato interesse a partecipare alla gara, ma hanno ritenuto di non presentare l’offerta, considerando antieconomico l’obbligo in bando dell’acquisto della vecchia struttura dell’ospedale S. Andrea, a differenza della Pessina Costruzioni Spa. Tra questi competitori, uno in particolare, invece, ha richiesto all’Autorità nazionale anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone, un parere sulla valutazione del complesso immobiliare, lamentando che il valore di tale bene fosse stato valutato in modo incongruamente elevato”, invece Cantone “ha ritenuto congrua la stima del bene immobile”. Il parere di Anac, ricorda infine Pessina, “ha dato definitivamente ‘disco verde’ alla conclusione della procedura di gara”.
Insomma: tutto regolare. Certo il tempismo tra assegnazione e approssimarsi delle elezioni è evidente. Ma a rassicurare su questo fronte è intervenuta l’assessore e candidata a governare la Liguria, Raffaella Paita, spiegando che “qualsiasi opera è percepita come elettorale se fatta nei mesi prima delle elezioni.” Qui si tratta di giorni, ma tant’è. “Compito di una Regione è governare fino all’ultimo giorno. Per l’ospedale di Spezia è tutto regolare, tutto trasparente: di elettorale c’è solo la polemica dei miei oppositori”. Va aggiunto che Pessina Costruzioni è un gigante dell’edilizia. Ha 70 milioni di fatturato, 100 milioni di debiti (di cui 37 verso banche) e un utile al 31 dicembre 2013 di 845 mila euro. Insomma non ha certo bisogno del Pd. Rimane però una domanda evasa: per quale motivo un’impresa edile come la Pessina si impegna a salvare l’Unità?
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Davide Vecchi, il Fatto Quotidiano 30/5/2015