Elvira Serra, Corriere della Sera 30/5/2015, 30 maggio 2015
L’uomo che leggeva le mail di attrici e vip «Così trovai le foto» Il blogger Macchianera e la festa a casa Clooney MILANO «Eh sì, adesso ci manca solo che allarghino l’inchiesta alla frode fiscale
L’uomo che leggeva le mail di attrici e vip «Così trovai le foto» Il blogger Macchianera e la festa a casa Clooney MILANO «Eh sì, adesso ci manca solo che allarghino l’inchiesta alla frode fiscale...». Gianluca Neri, alias Macchianera (il blogger che nel 2005 con un copia e incolla svelò gli omissis del documento ufficiale statunitense diffuso al termine dell’inchiesta sull’omicidio dell’agente Nicola Calipari), reagisce così alla notizia che «gli indagati» — cioè lui e le colleghe Selvaggia Lucarelli e Guia Soncini — sarebbero entrati in possesso dei codici delle carte di credito di «vip» tra i quali il principe Emanuele Filiberto, il regista Paolo Virzì, la conduttrice Paola Perego, l’ex calciatore Stefano Bettarini e il giornalista Paolo Guzzanti. Dice: «Ammetto che sia stata commessa una leggerezza e che non per forza debba essere giustificata. E se questo ha procurato un danno mi dispiace molto. Ma credo che ci sia un accanimento su una piccola cosa che è stata ingigantita». La piccola cosa in questione, però, ha determinato una citazione diretta a giudizio da parte del Tribunale di Milano, firmata dal sostituto procuratore Grazia Colacicco. Il prossimo 19 giugno Neri, Lucarelli e Soncini dovranno presentarsi in aula per rispondere, a vario titolo, di concorso in intercettazione abusiva, detenzione e diffusione di codici di accesso (questo non è contestato a Lucarelli), accesso abusivo a sistema informatico, violazione della privacy: in alcuni casi i reati sono aggravati dall’aver tentato di lucrarci. Secondo l’accusa, i tre sarebbero entrati abusivamente negli account di posta elettronica di alcuni personaggi del mondo dello spettacolo. «Io so spiegare quello che è successo e anzitutto noi non abbiamo mai forzato account privati, abbiamo soltanto commentato conversazioni copiate e incollate da altri hacker», insiste Macchianera. Ricorda, piuttosto, di essere entrato in contatto con le conversazioni contestate attraverso il sito 4chan . «È una sorta punto di ritrovo dove gli hacker mettono a disposizione le informazioni più interessanti. Noi siamo incappati in un gruppo che si occupava di quattro vip italiani. Abbiamo soltanto letto le conversazioni e le abbiamo commentate tra di noi, che lo so, non è una cosa bella. Ma nessuno se l’è presa con chi ha letto le email della Sony di qualche mese fa o con chi ha guardato i nudi rubati alle star». Il pm, però, dice che gli indagati, usando codici e password dell’account della modella Federica Fontana, sarebbero entrati in possesso delle foto del compleanno di Elisabetta Canalis a Villa Oleandra (con l’allora fidanzato George Clooney, era il 2010), e avrebbero poi tentato di venderle per 120 mila euro. «Ma le pare che a 43 anni mi metto a spacciare foto come Corona?», si scandalizza Neri. «La cosa che trovo più strana è che nessuno di noi tre accusati ha mai parlato di soldi o di vendere foto. Lo hanno fatto, invece, il direttore di Chi Alfonso Signorini, il suo giornalista Gabriele Parpiglia e il fotografo Giuseppe Carriere: sentiti dagli inquirenti, loro sono fuori dall’inchiesta. Sono contento, per carità, perché posso dire che questo processo è una bella rottura, ma non capisco come mai loro sì e noi no». La conduttrice Mara Venier è tra le persone alle quali è stata letta la posta. Però non ha voluto querelare nessuno. Spiega: «Più che altro per pigrizia. Certo, non mi ha fatto piacere sapere che leggessero le mie email e le giudicassero perfino noiose. Comunque, eventualmente, ho tempo per cambiare idea. Ma per dire come sono fatta, l’anno scorso Selvaggia Lucarelli l’ho ospitata a Domenica in per farle presentare il suo libro. E già conoscevo questi fatti». @elvira_serra © RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina Corrente Pag. 23 Immagini della pagina Visualizza : Data Contenuti Pubblicazioni Opzioni Zoom