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 2015  maggio 28 Giovedì calendario

La Fifa travolta dal più grande scandalo del calcio • Per Parolisi pena ridotta da trenta a vent’anni • Suicida Paula Cooper • L’Italia è un Paese sterile: due coppie su dieci non riescono a diventare genitori in modo naturale Calcio corrotto 1 Un’inchiesta partita da Brooklyn mette in ginocchio la Fifa: sette persone arrestate all’alba in un albergo di lusso a Zurigo, e quattordici incriminati a New York

La Fifa travolta dal più grande scandalo del calcio • Per Parolisi pena ridotta da trenta a vent’anni • Suicida Paula Cooper • L’Italia è un Paese sterile: due coppie su dieci non riescono a diventare genitori in modo naturale Calcio corrotto 1 Un’inchiesta partita da Brooklyn mette in ginocchio la Fifa: sette persone arrestate all’alba in un albergo di lusso a Zurigo, e quattordici incriminati a New York. Una macchina della corruzione che travolgeva tutto, dall’assegnazione dei Mondiali di calcio, alla distribuzione dei diritti televisivi, e veniva ripagata con tangenti e favori, inclusa la costruzione di una piscina nella casa di uno dei capi. Non è finita, l’inchiesta, perché i magistrati svizzeri stanno indagando ora sull’assegnazione dei prossimi Mondiali in Russia e Qatar, e i colleghi americani non escludono di toccare Sepp Blatter, il presidente della Fifa che insegue il quinto mandato. Mosca ha criticato l’inchiesta definendola «un altro caso di uso extraterritoriale delle leggi americane». Washington però risponde che sta perseguendo crimini avvenuti sul suo territorio. Calcio corrotto 2 Dopo le polemiche sulla manipolazione dei voti per la rielezione di Blatter nel 2011, e soprattutto quelle sull’assegnazione dei Mondiali a Russia e Qatar, la Fifa aveva fatto il bel gesto di nominare una commissione d’inchiesta indipendente, affidandola all’ex procuratore del Southern District di New York Michael Garcia. Lui aveva lavorato per 19 mesi, consegnando un rapporto di 350 pagine, ma a novembre scorso il governo planetario del calcio si era autoassolto, pubblicando solo un riassunto di 42 fogli. Garcia allora aveva passato le informazioni al capo dell’Fbi James Comey, suo predecessore al Southern District, per verificare se erano stati commessi reati in territorio o con strutture americane. Insieme alle carte, aveva dato anche il nome di Chuck Blazer, ex numero due della Concacaf, cioè la Federazione del Nordamerica e Caraibi, che aveva sede a New York e poi Miami. Blazer non pagava le tasse da anni, oltre 10 milioni di frode, e per salvarsi aveva accettato di collaborare. Così si è scoperto lo schema della corruzione. Il primo passaggio riguardava i diritti televisivi e di marketing, il 70% dei 5,7 miliardi di ricavi incassati dalla Fifa tra il 2011 e il 2014. Secondo l’accusa i dirigenti li vendevano a compagnie private come la Traffic, che in cambio pagavano tangenti. In totale oltre 150 milioni di dollari, che transitavano su banche Usa come JP Morgan, Citibank, Delta National Bank, e altre. Poi c’erano le tresche per assegnare i Mondiali. Ad esempio Jack Warner, presidente della Concacaf e vice presidente della Fifa, avrebbe mandato un suo emissario a Parigi per prelevare una valigia piena di blocchetti da 10.000 dollari in contanti, che erano il pagamento per favorire la scelta del Sudafrica nel 2010. Warner aveva preso soldi anche per influenzare le elezioni presidenziali del 2011, e ai colleghi che sollevavano dubbi aveva risposto così: «Se siete pii, andate ad aprire una chiesa, cari amici. Il nostro business è il nostro business». Invece José Maria Marin, ex capo della federazione brasiliana Cbf, si era venduto persino la sponsorizzazione della sua nazionale, lamentandosi perché le tangenti andavano al suo predecessore: «È giusto che adesso vengano un po’ da me, no?». Calcio corrotto 3 Era «il Mondiale della corruzione», ha commentato il capo del fisco americano Irs Richard Weber. «Noi siamo le vittime di questi traffici», ha risposto la Fifa. Calcio corrotto 4 L’inchiesta è durata tre anni e ha scoperto illeciti che risalgono al 1990. Calcio corrotto 5 Secondo il procuratore Kelly Currie «l’organizzazione del mondiale in Italia non ne fa parte», ma non ha commentato sulla possibilità che rientri nel futuro dell’indagine. Calcio corrotto 6 I sette arrestati all’hotel Baur au Lac di Zurigo - che rischiano fino a 20 anni di prigione - sono il capo della Concacaf Jeffrey Webb, quello della federazione costaricense Eduardo Li, Julio Rocha, Costas Takkas, Eugenio Figueredo, Rafael Esquivel e José Maria Marin. Gli incriminati ricercati sono Warner; Nicolas Leoz; gli amministratori delle società di marketing Torneos, Traffic e Full Play, cioè Alejandro Burzaco, Aaron Davidson, Hugo e Mariano Jinkins; e il capo della Valente Corp José Margulies. Fifa I numeri della Fifa: ha 209 paesi, più dell’Onu, ha incassato 5,72 miliardi di dollari nell’ultimo quadriennio, distribuito premi alle nazionali per 358 milioni, accumulato riserve per 1,52 miliardi, secondo una recente inchiesta di Businessweek. (Intorcia, Rep) Parolisi Ieri mattina la Corte d’Assise d’Appello di Perugia ha accolto l’invito della Suprema Corte a ricalcolare al ribasso la condanna con rito abbreviato che l’ex caporalmaggiore Salvatore Parolisi dovrà scontare per aver assassinato la moglie Melania Rea: da 30 a 20 anni, per l’esclusione dell’aggravante della crudeltà. E già fra quattro anni potrà uscire dal carcere usufruendo di permessi premio. Il padre della vittima, il padre, Gennaro Rea: «Trentacinque coltellate contro Melania non sono un gesto di crudeltà?». In primo grado Parolisi era stato condannato all’ergastolo (per effetto del rito abbreviato gli era stato scontato l’isolamento diurno), ridotto poi a 30 anni in appello e ora a 20. Cooper Paula Cooper nel 1985, a 15 anni, in combutta con tre amiche, vibrò trentatré coltellate a Ruth Pelke, insegnante di religione di 78 anni per rubarle pochi spiccioli e le chiavi dell’auto. Paula viveva nella miseria, da bambina le avevano stuprato la mamma sotto gli occhi, ma non chiese né ottenne pietà. Fu condannata alla sedia elettrica da un tribunale dell’Indiana che la definì «irrecuperabile». L’Italia la adottò: la minorenne avviata al patibolo aveva toccato una corda sentita più qui, nel Paese delle mamme, che altrove. Si mobilitarono i laici - partito radicale in testa - e i cattolici con un intervento personale di papa Wojtyla. Furono raccolte due milioni di firme e alla fine, non solo per merito nostro, la pena capitale venne commutata in sessant’anni di carcere, poi dimezzati per buona condotta. Due anni fa Paula è uscita di prigione con un diploma, il sogno di aprire un ristorante e quello ancora più grande di affiancare Bill - il nipote della vittima, che dopo averla tanto odiata era arrivato a perdonarla - in un’associazione che si batte affinché a tutti i condannati a morte sia concessa una seconda possibilità. L’hanno trovata martedì mattina a Indianapolis, stesa davanti alla porta di casa con un proiettile in testa e una pistola con le sue impronte accanto. Sterilità 1 Un documento che i super-esperti nominati dal Ministro Lorenzin hanno allegato al Piano nazionale per la fertilità, svela che ormai due coppie su 10 hanno difficoltà a procreare per vie naturali. Solo 20 anni fa erano la metà. E il problema non riguarda solo le donne. Anche i maschi non sono più fertili come un tempo, dato che la loro produzione di spermatozoi si è dimezzata nell’ultimo mezzo secolo. E poi c’è il fattore età. Corpi sempre più modellati dal fitness e dalle diete ci hanno fatto illudere che anche le lancette della fertilità potessero fermarsi. Ma non è così, perché sopra i 35 anni nel caso delle donne, i 50 per gli uomini le capacità di procreare si riducono al lumicino. A saperlo però sono meno della metà degli italiani. Così si tenta di fare figli sempre più in la negli anni. Tant’è che dal 2012 le mamme over 40 sono raddoppiate, passando dal 3,1 al 6,2% e l’età media del parto è salita a 32 anni. La più alta d’Europa, dopo Spagna e Irlanda (Russo, Sta). Sterilità 2 Dopo i 40 le possibilità di procreare sono del 10-15%, dopo i 43 quasi nulle. Anche se la maggioranza delle donne che ricorrono alla provetta sono proprio negli «anta» (ibidem). Sterilità 3 Tra le cause «sanitarie» dell’infertilità: disfunzioni agli ovuli, fibromi all’utero, endometriosi, patologie tubariche, varicocele o ritenzione testicolare per gli uomini. Tutte patologie che possono essere curate senza dover rinunciare a fare figli, purché vengano riconosciute e prese per tempo. Anche il tumore è causa di infertilità. Oggi sempre più spesso dal cancro si guarisce, ma quando la chemio ha azzerato le possibilità di procreare. Basterebbe ricorrere alla crioconservazione di ovuli e spermatozoi al momento della diagnosi. Ma in quei momenti pochi ci pensano, dottori compresi. (ibidem).