Filippo Ceccarelli, il Venerdì 22/5/2015, 22 maggio 2015
SALVATE WINNIE E LOSKA, FOCHE CON IL FUCILE ARRUOLATE DA PUTIN
Non ci sono poi troppi modi per celebrare una vittoria militare, così per il 70° anniversario della Seconda Guerra Mondiale la Russia di Putin ha organizzato una straordinaria parata militare. E mentre nella Piazza Rossa sfilavano le quadrate e sterminatissime legioni, a oltre cinquemila chilometri di distanza, nel Parco acquatico della città siberiana di Irkutsk (patria, fra l’altro, del ballerino Rudolf Nureyev) le autorità locali – o forse era qualche inconsapevole pacifista in fregola dadaista o situazionista – hanno mandato in scena una specie di allucinazione zoologica e circense, un fumetto o cartone animato disneyano, però non soltanto reale, ma rispondente a un militarismo pinnipede – come si vede nella foto qui sotto – che ritrae una coppia di foche che fanno il presentat’arm con un fucile mitragliatore e a cui i più solerti ammaestratori hanno fatto indossare il berretto marinaro dell’Armata rossa del XXI secolo.
Si tratta di due esemplari di Nerba, le piccole foche del Lago Bajkal. Rispondono ai nomi di Winnie e Loska. Negli altri scatti di Evgeny Kozyrev si vedono sventolare bandiere e destreggiarsi nella piscina con il pugnale fra i denti. Ora, la foca – viva la foca, che dio la benedoca, si diceva goliardicamente – è per sua natura un animale davvero fantastico e giocherellone, un’autentica meraviglia del creato. Sta al calduccio addirittura nel Mare Artico, resiste sotto il pelo dell’acqua anche per un’ora, scende giù fino a cento metri, è in grado di riconoscere oggetti e soprattutto ha una grande capacità di apprendimento.
E qui la storia, anche di Winnie e Loska, si fa triste. Perché da Murmansk a Sebastopoli, dalla penisola di Kola alla base di Nikolo-Uryupino, sembra che le forze armate russe abbiano intensificato l’arruolamento di foche per scopi – neanche a dirlo – bellici. Distruzione suicida di mine e bombe di profondità, sorveglianza di sottomarini atomici: gli applicano sul muso microprocessori, come pure gli insegnano a uccidere.
Così le simpatiche foche diventano dei veri mostri marini – e siccome non basta, le vestono pure da soldati.